Il piede mancino è da sempre considerato il piede del diavolo. Come la mano sinistra, ovvero misteriosa e oscura. Geniale se vogliamo considerando il numero 10 Maradona oppure l’uruguaiano Fonseca. Ecco la lista dei migliori mancini sudamericani mancini che hanno vestito la maglia azzurra del Napoli.
Tra poche ore potrebbe essere ufficiale l’arrivo al San Paolo del colombiano James Rodríguez dal Real Madrid, dopo il prestito al Bayern Monaco.
James è pronto ad infiammare il catino di Fuorigrotta, appena restaurato per le Universiadi in programma i primi di luglio.
Lo stadio vesuviano sarà tutto azzurro con i nuovi seggiolini, se non li rinuncia come accaduto di recente, e la nuova pista d’atletica, sempre del colore del mare e del cielo!
Il primo nome nella lista dei diabolici dell’America latina è ovviamente quello di Diego Armando Maradona. Capace di portare in città il primo ed il secondo scudetto della società partenopea: 1987 e 1990!
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Al secondo posto parliamo di un altro argentino ma con origini liguri: Omar Sivori. Il suo nome è legato principalmente alla Juventus ma poi passò proprio al Napoli per giocare in coppia col brasiliano Altafini (destro). Un attacco da sogno che però non portò lo scudetto ma fece riempire lo stadio di abbonati.
Mancino come Recoba e Ruben Sosa
Al terzo posto el mottro, oppure el tigre. L’uruguaiano Daniel Fonseca. Arrivato dal Cagliari al Napoli di Ferlaino dopo i fasti di Maradona e Careca. Con la maglia azzurra segnò addirittura 5 reti a Valencia in Coppa Uefa, tutte in una sola e magica notte europea (16 settembre 1992)! Nel 1994 Sensi lo portò alla Roma per duettare con Balbo.
Fuori dal podio ma fortissimo il difensore brasiliano anni novanta André Cruz. Fisico alla Nela e con un piede sinistro da urlo. Batteva anche le puntate dall’area piccola. Ben 13 reti per lui in maglia azzurra in soli tre anni.
Da non dimenticare anche lo sfortunato e giramondo brasiliano Dirceu. Le sue magiche parabole su punizione hanno fatto applaudire non solo i napoletani ma anche le piazze di Verona, Ascoli, Como ed Avellino. Sinistro fantastico. Una sorta di Zico mancino. Anche Ebolitana e Benevento per lui!
Grande al River Plate, fece poco al Napoli ma segnò una rete alla Roma all’Olimpico nel 1982 mandando in estasi il settore ospiti in curva nord. Meglio ai cugini dell’Avellino e a Firenze. Poi lo scudetto 89 all’Inter. Parliamo del mancino argentino Ramón Díaz, detto el pelado!
O’ lione Luis Vinicio, Canè, Careca, Cavani ed Higuain erano e sono destri naturali, come anche Lavezzi, Denis e Duvan Zapata. Mentre il divino oppure “il veltro” Attila Sallustro era ambidestro!
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