Stando ad un’indiscrezione de La Repubblica dodici mesi fa c’era stato un primo approccio. In quel caso però Sarri rifiutò la proposta
Era destino. Le strade di Maurizio Sarri e della Juventus dovevano incrociarsi in qualche modo.
Il primo tentativo della Vecchia Signora risalente all’aprile 2018 però non poteva andare a buon fine. In quel periodo il tecnico toscano guidava il Napoli e sognava di vincere lo scudetto proprio a scapito dei bianconeri.
Alla fine la compagine piemontese riuscì ad avere la meglio sui partenopei aggiudicandosi il suo settimo titolo nazionale consecutivo.
Dal canto suo però Sarri, che ormai è al capolinea all’ombra del Vesuvio, decise di declinare le proposte di club italiani per non fare un torto agli azzurri.
Quindi, “l’esilio” al Chelsea, dove ha vinto il suo primo trofeo in carriera, ovvero l’Europa League, nella finale tutta londinese con l’Arsenal.
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Dunque passato questo step, l’ex allenatore dell’Empoli ha deciso di tornare nel Bel Paese e di sposare la causa juventina. Nedved e Paratici lo hanno convinto subito, mostrandogli il progetto bianconero, che ha come obiettivo quello di provare a vincere tutto, in particolar modo la Champions League.
L’ultima volta fu nel 1996. Un’astinenza lunghissima per una squadra così blasonata, che ha visto in Sarri il condottiero giusto (che bada anche all’estetica) per tornare a primeggiare anche in Europa.
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