Il Milan si auto esclude dall’Europa League.
Quella che sembrava soltanto un’ipotesi, qualche settimana fa, ora è un’idea parecchio concreta. La società rossonera starebbe lavorando all’accordo con l’UEFA.
Il ‘Diavolo’ è coinvolto in due dossier con l’organo europeo sul Fair Play Finanziario: il primo riguarda il triennio 2014-2017 per il quale è già stato multato e ha fatto ricorso al TAS. il secondo invece 2015-2018 congelato dall’UEFA in attesa della decisione del Tribunale Arbitrale dello Sport.
L’esclusione dalle coppe per un anno permetterebbe al Milan di ripartire da zero, rendendo così superfluo il ricorso al TAS. Il club potrebbe quindi chiedere la ratifica dell’accordo, il cosiddetto ‘consent award’, di fatto senza subire ulteriori strascichi giudiziari.
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L’obiettivo del Milan è molto chiaro. Il break even, ovvero il pareggio di bilancio, per adesso è fissato alla stagione 2020-2021, vuol dire che la società avrebbe soltanto altri due anni per arrivare a mettere a posto i conti. Uno scenario praticamente impossibile. Con l’esclusione dall’Europa League invece, il club chiederebbe in cambio lo slittamento della data, magari di un anno o addirittura due. Così finirebbe il lungo corso delle sanzioni e il Milan avrebbe più libertà di movimento anche sul mercato.
L’idea negli uffici di via Aldo Rossi al momento pare questa, in attesa di comunicazione ufficiale. Se dovesse essere tutto confermato, la Roma prenderebbe il posto dei rossoneri direttamente alla fase a gironi, mentre il Torino farebbe i preliminari.
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