L’Italia delle donne si qualifica come prima del girone, non accadeva dal 2006. La soddisfazione del capitano Sara Gama.
L’Italia delle donne perde contro il Brasile ma arriva dove nessuno avrebbe pensato, qualificandosi come prima del girone, infrange un tabù che ci portavamo dietro dal 2006. L’anno del Mondiale di Berlino. Questa è un’altra storia, che vede parecchie analogie con quella data, ma è troppo presto per esaltarsi. É opportuno, invece, sottolineare quanto di buono la Nazionale ha fatto sin qui.
Un bilancio l’ha tracciato il capitano di questo gruppo, Sara Gama, difensore della Juventus e leader della retroguardia azzurra, che suona la carica:
PRIMATO INCREDIBILE – “Buonasera, siamo prime. Nemmeno nelle più rosee aspettative lo pensavamo. Meritato sul campo, peccato per l’episodio di oggi. Abbiamo retto bene avendo le nostre occasioni, ma il Brasile è forte nel ranking. Quindi ci sta”.
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MARTA SIMBOLO – “Una come Marta ti cambia le partite, incredibile. In Brasile nessuna è come lei, tenendo conto anche di quel che ha fatto in favore della parità di genere, è veramente un’atleta a tutto tondo. Un simbolo per il Brasile”.