Buffon parla della scelta di lasciare il PSG.
Intervistato dal Corriere dello Sport, l’ex portiere della Nazionale italiana, ha raccontato la sua esperienza in Francia e spiegato le sue idee sul futuro.
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Mancato rinnovo col PSG: “Già cinque mesi fa mi avevano anticipato che a fine campionato mi avrebbe proposto il ruolo di secondo. Da gennaio ho avuto tutto il tempo per pensarci su e sono giunto alla conclusione che non fa per me. Ho rinunciato a tanti soldi e all’opzione per un altro anno. La loro richiesta era assolutamente legittima, comprensibile e l’offerta allentante, ma a 41 anni ho un bisogno quasi fisico dell’emozione”.
Buffon pensa al futuro
Proposte: “Oggi mi ritrovo come un’estate fa, ovvero in una straordinaria condizione di serenità, in uno stato di totale relax dove tutto è aperto, ma che si può chiudere tra dodici mesi come quindici giorni. Qualche bella proposta mi è arrivata, ma se mancherà la spunta che desidero potrò decidere di regalarmi un anno tutto per me”.
Ruoli differenti: “Vorrei frequentare il corso allenatori, quello per direttore sportivo ed infine anche per dirigente d’azienda. Mi piacerebbe perfezionare la conoscenza dell’Inglese. In due parole, vorrei strutturarmi per tenere aperte tutte le opzioni. Lasciamo sottolineare però che l’esperienza di Parigi è stata eccezionale sotto tutti i punti di vista. Un solo segno negativo: ho tolto molto a mia moglie e ai miei figli, ma voglio avere il tempo per farmi perdonare”.
Buffon parla poi dell passato e del possibile futuro allenatore della Juventus.
Sarri: “Non è una rivoluzione, ne una scommessa, è un’altra storia”.
Allegri: “La classe con cui gestiva lo spogliatoio era eccezionale. Sia per lui che per la squadra, la Juve aveva bisogno di cose nuove. Nessuno avrebbe potuto fare meglio di Max in 5 anni”.
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