Maurizio Sarri, arriva il via libera dal Chelsea. A Londra si discutono gli ultimi dettagli, firma con la Juventus ad un passo.
Maurizio Sarri sta per arrivare alla Juventus, manca solo la firma sul contratto che arriverà quanto prima, restano da mettere a punto alcuni aspetti: il pagamento della clausola rescissoria che si aggira intorno ai 5 milioni di euro, di cui tre subito ed altri due tradotti in bonus ma trattati fiscalmente in modo diverso.
Il via libera di Sarri, inoltre, non porterà alcuna contropartita tecnica a Torino: i Blues hanno il mercato bloccato. Così come bloccato, anzi in ribasso, è il titolo della Juventus in borsa. Sì perché a Piazza Affari la pensano un po’ come i tifosi bianconeri che prima si aspettavano Guardiola (oggetto del desiderio che ha fatto infiammare tutti gli appassionati) e ora vedono arrivare Sarri considerato una sorta di piano B. Anche se i vertici bianconeri provano a convincere chiunque del contrario.
Juventus, l’arrivo di Sarri fa scivolare il titolo in borsa
La retorica, negli affari, però non frutta: se un tifoso lo puoi convincere, i numeri sono spietati. Il titolo della Juventus, una volta arrivata la certezza di Sarri in panchina, ha registrato perdite del 5% a 1,5 euro dopo un passaggio d’asta di volatilità. Va detto, comunque, che il titolo juventino è molto volatile come avviene per ogni realtà calcistica che si rispetti: mettiamoci anche il fatto che il ‘possibile approdo Guardiola’ ha tenuto banco per settimane.
Il Pep a Torino avrebbe riacceso gli entusiasmi, anche economicamente. Questi sono i fatti. Dovrà esser bravo Mister Sarri a non far rimpiangere il suo concorrente. A proposito di concorrenza, c’è la questione Napoli: all’ombra del Vesuvio non vedono di buon occhio l’approdo del ‘Comandante’ sotto la Mole, un “tradimento” difficile da debellare. Anche se l’ex tecnico dell’Empoli ha fatto di tutto per spiegare le ragioni del suo passaggio in bianconero, spendendo parole al miele per quella che fino allo scorso anno era la sua tifoseria: quella partenopea.
Si cambia, dunque, anche nel look: via la classica tuta Sarrista, spazio al completo giacca e cravatta, in pieno “stile Juventus”. Una filosofia di vita che rispecchia la mentalità vincente in campo, eleganza negli atteggiamenti e nel gioco. Sarri, più genuino ma ugualmente determinato, ha ribadito: “Se mi chiedono di portare la giacca lo farò”.
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E sia. Uno ‘sforzo’ che potrebbe durare due anni, infatti Paratici è a Londra per definire gli ultimi accorgimenti del rapporto di lavoro: si va verso un biennale, con l’opzione per una terza stagione. Giusto il tempo di poterlo apprezzare ed eventualmente salutare, perché lo spettro di Guardiola aleggia ancora su Torino e su Sarri: c’è chi dalla Spagna ammette che il Catalano possa arrivare sotto la Mole terminata l’avventura con i Citizen, che dura – neanche a dirlo – ancora due anni. Chissà se ne terrà conto la borsa. In ogni caso, il titolo principale, ora, è uno solo: Sarri e la Juventus sono sempre più vicini.