Paulo Fonseca si presenta ai tifosi della Roma. Lo fa con una lunga intervista rilasciata sul sito ufficiale della squadra.
É arrivato in sordina Paulo Fonseca, ex allenatore dello Shakhtar ora in forza alla Roma, circondato da scetticismo in un ambiente – quello giallorosso – dove prevale, al momento, sconforto e smarrimento. Tocca a lui far ricredere una tifoseria sfiduciata dagli addii inattesi e i risultati sconfortanti.
Prova a farlo sul sito ufficiale giallorosso, in cui si presenta, per la prima volta, in veste di nuovo allenatore: “Sono molto contento, emozionato e fiducioso in vista di questa nuova sfida che mi aspetta. Sin dal primo momento non ho mai avuto dubbi sull’opportunità di venire alla Roma. È un grande club, con grandi tifosi. Voglio costruire qualcosa che possa portare fiducia ed entusiasmo al club e ai suoi tifosi”.
Subito un ammiccamento alla tifoseria, dunque. Ma Fonseca sa, forse perché l’hanno messo già al corrente, che la piazza romana è piuttosto difficile da ammansire. Serviranno i fatti, le parole oramai non bastano più, e allora il neo allenatore prova a tracciare subito la sua idea di calcio: “La qualità del gioco per me è molto importante. Ovviamente vogliamo vincere, l’obiettivo principale è quello, ma allo stesso modo vogliamo metter su una squadra che sappia esprimere un gioco di qualità. A me non basta solo vincere.Voglio vedere un gioco di qualità, un gioco che possa entusiasmare i tifosi: voglio che dopo le nostre partite tornino a casa dicendo ‘la squadra ha giocato bene e ha vinto perché è stata coraggiosa‘. Per me questo aspetto è molto importante”.
Infine, l’ex Shakhtar tranquillizza ulteriormente l’ambiente che non ha dimenticato quanto poco tempo abbia la Roma per prepararsi in vista del suo primo impegno ufficiale: i preliminari d’Europa League. “Maledetto tempo”, per citare l’ex capitano, ora dirigente, Francesco Totti.
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Fonseca ammette: “Sarà difficile, devo ammetterlo. Potremmo avere solo quattro settimane che ci separano dalla prima partita ufficiale. Credo che dovranno adattarsi alle mie idee molto velocemente. Preferirei avere più tempo, ma non possiamo farci niente e quindi sfrutteremo queste quattro settimane per preparare la squadra al meglio per il primo impegno”. E sul modulo preferito aggiunge: “Mi piace giocare con il 4-2-3-1, ma il sistema non è la cosa più importante, contano le dinamiche, i principi fondamentali di un tipo di gioco. Spero di mettere su una squadra molto dinamica”, ha concluso il mister.