Poteva essere il giorno di Scamacca, è stato solo uno smacco.
Uno smacco al calcio che è e deve restare uno sport di contrasto, anche ruvido in ogni zona del campo. L’arbitro brasiliano ha usato il pugno di ferro per tutta la gara, un’intransigenza riguardo ogni duello aereo. La rete del pareggio resta un gesto atletico spettacolare e l’ex romanista ha protetto il pallone come giusto che sia.
Con queste assurde regole ed il ricorso continuo al VAR per ogni pelo nell’uovo (che ci sarà sempre, siamo umani), arieti come Chinaglia, Graziani e Bobo Vieri non sarebbero neanche mai arrivati a giocare in Serie A!
Anche il doppio giallo all’ucraino Popov e la conseguente espulsione, ha lasciato il pubblico interdetto e stupefatto. Ecco, la pallavolo è perfetta per questo tipo di fischietti, con la rete a dividere le due squadre, senza contrasto. Senza duelli fisici che sono il sale (sull’uovo) del calcio.
Il Ct azzurro non fa polemiche e resta comunque contento della prestazione dei suoi ragazzi. “Gli arbitri hanno sempre ragione, ma dal campo mi sembrava solo che Scamacca avesse allargato il braccio per difendere la palla, non un fallo da punire. Potrebbe essere stato un errore, ma non un’ingiustizia”.
SULLA GARA: “Era una partita difficile, si reggeva tutto sugli episodi. Non abbiamo subito molto gli ucraini, ma neanche creato molte occasioni, loro si chiudevano bene ed erano forti. Sono orgoglioso dei miei ragazzi, hanno sempre fatto tanto in questi mondiali”.
UCRAINA IN FINALE: Ucraina-Italia 1-0, Buletsa decide. Pareggio annullato dal VAR nel finale