L’attaccante brasiliano Neymar è stato interrogato dalla polizia brasiliana per crimine informatico. Intanto la modella ha subito minacce da parte di “persone potenti”
Si infittisce ancor di più la vicenda inerente la denuncia per presunte violenze sessuali di cui è stato vittima il calciatore del Paris Saint Germain Neymar Junior.
Infatti l’asso verdeoro è stato convocato presso la stazione di polizia di Rio de Janeiro per rispondere all’accusa di “crimine informatico”.
Neymar ha postato in rete il video (ormai diventato virale) dell’incontro alquanto osè con la modella Najila Trindade in un albergo di Parigi.
In Brasile la pubblicazione in rete di video senza il consenso della controparte è un reato punibile con la reclusione da 1 a 5 anni di prigione.
L’interrogatorio è durato circa due ore (dalle 19 alle 21 locali), poi il giocatore (in sedia a rotelle dopo il brutto infortunio rimediato l’altro giorno che gli impedirà di prendere parte alla Coppa America) appena uscito dalla questura non ha rilasciato dichiarazioni sul caso. Si è limitato a ringraziare il sostegno ricevuto.
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Contestualmente Najila Trindade, modella brasiliana di 26 anni è stata minacciata da persone potenti, probabilmente malavitose.
A riferirlo è stato il suo avvocato Danilo Garcia De Andrade, che ha comunicato di telefonate intimidatorie ricevute dalla ragazza. Una addirittura da parte di un avvocato di San Paolo che le avrebbe detto: “Finirai in prigione”.
Inoltre è stata forzata la porta della sua abitazione, motivo per cui non si è più presentata a testimoniare in merito a questo increscioso caso.
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