Michael Phelps confessa attraverso i social di aver meditato il suicidio e racconta il modo con cui è riuscito ad evitare il gesto estremo.
Il fuoriclasse del nuoto scrive sul suo profilo Twitter: “Ho lottato contro ansia e depressione e sono arrivato a chiedermi se volevo ancora vivere. E’ stato quando ho raggiunto questo punto così basso che ho deciso di chiedere l’aiuto di un terapista qualificato. Alla fine questa decisione mi ha aiutato a salvare la mia vita”.
I struggled with anxiety and depression and questioned whether or not I wanted to be alive anymore. It was when I hit this low that I decided to reach out and ask for the help of a licensed therapist. This decision ultimately helped save my life. You don’t have to wait for things
— Michael Phelps (@MichaelPhelps) May 26, 2019
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Lo statunitense continua: “Una persona su quattro al mondo ha problemi di salute mentale. Io ero uno di loro. Farsi aiutare è un segno di forza, non di debolezza. Non bisogna aspettare che le cose peggiorino”.
Did you know that one in four people around the world experience a mental health issue? I was one of them. That’s why I’ve teamed up with @Talkspace this #MentalHealthAwarenessMonth –– to let you know that getting help is a sign of strength, not weakness.
— Michael Phelps (@MichaelPhelps) May 26, 2019
Phelps spera che la sua storia sia da esempio a chi soffre di problemi mentali, ma non ha il coraggio e la forza di chiedere aiuto. Lo statunitense collabora con Talkspace, nell’ambito del “Mental Health Awareness Month”. Il programma, per facilitare l’accesso alla terapia professionale, offre uno sconto a chi si iscriverà al servizio online usando il suo codice.
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