Son ha rischiato di dover lasciare il calcio professionistico per prestare il servizio militare nel suo paese. Domani sarà tra i protagonisti di Tottenham-Liverpool, finale di Champions League
Una favola a lieto fine quella di Son Heung-min. Il calciatore del Tottenham originario della Corea del Sud, lo scorso anno ha rischiato seriamente di dover dire addio al calcio.
Infatti nel suo paese vige ancora la leva militare obbligatoria. Ne sono esentati coloro che riescono a mettersi in luce a livello sportivo, dando lustro alla nazione asiatica.
Nella fattispecie coloro che vincono una medaglia nelle seguenti competizioni: giochi asiatici (in questo caso solo medaglia d’oro), campionati mondiali e olimpiadi.
Son grazie al successo nel torneo di calcio dei Giochi Asiatici del 2018 con la maglia della sua nazionale è riuscito ad ottenere una deroga di 22 mesi e quindi almeno per il momento può dedicarsi al calcio.
L’alternativa sarebbe stata quella di giocare per la squadra dell’esercito (Sangjue Sangmu) e guadagnare 100 euro alla settimana (a fronte dei 360mila che guadagna a Londra). A quasi 27 anni (li compirà il prossimo 8 luglio) sarebbe stata una sorta di “condanna” a finire anzitempo la carriera.
Questo però è solo un lontano ricordo. Domani sera Son sarà tra i protagonisti della finale di Champions League al Wanda Metropolitano di Madrid.
>> Se vuoi rimanere aggiornato sulle news di sport >> CLICCA QUI
Tottenham-Liverpool: i numeri di Son in questa stagione
Quest’anno è stato l’autentico protagonista della formazione di mister Pochettino, orfana del bomber Kane (infortunato) in quest’ultima fase di stagione (spera di recuperare per la finale).
Tra Premier League e coppe l’ala degli Spurs ha messo a segno 20 reti in 47 presenze e ha contribuito e non poco al cammino della squadra in Champions League.
Suo il goal decisivo nel match d’andata dei quarti di finale contro il Manchester City. Si è poi migliorato al ritorno realizzando una pesante doppietta determinante ai fini del passaggio del turno.
Ci ha messo lo zampino anche nel successo contro il Borussia Dortmund agli ottavi di finale con il sigillo dell’1-0 che ha dato il via alla goleada dei londinesi.
Adesso ha la grande opportunità di scrivere la storia e di mettere le mani sulla coppa dalle grandi orecchie. Qualcosa di inimmaginabile dodici mesi, quando pensava di dover smettere.
LEGGI ANCHE Champions League, la finale: Tottenham-Liverpool, le probabili formazioni. Kane e Firmino in dubbio