Il Milan è in piena fase di ricostruzione. Si attende una risposta da Paolo Maldini, al quale è stato proposto il ruolo di responsabile dell’area tecnica. Dopodiché si lavorerà sulla scelta dell’allenatore.
In queste ore si è formata una corsa a due: Simone Inzaghi e Marco Giampaolo. Entrambi piacciono molto a Maldini e anche allo stesso Ivan Gazidis: entrambi fanno giocare bene le loro squadre e valorizzano i giocatori. Il laziale sembrava in vantaggio, ma c’è stata una brusca “frenata” a causa di Claudio Lotito. Il tecnico ha posticipato le vacanze negli States proprio per incontrare nuovamente il presidente. Che però ha tutte le intenzioni di non lasciarlo andare troppo facilmente. Ricordiamo infatti che Inzaghi ha ancora un contratto in essere.
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La querelle Inzaghi–Lotito rischia di andare per le lunghe. E il Milan non ha troppo tempo a disposizione per decidere. Al contrario, Giampaolo non ha questo problema. A breve vedrà Massimo Ferrero e chiederà di essere liberato. Su questi non sembrano esserci troppi dubbi. Questo però non significa che andrà per forza al Milan: lui si sente pronto per questo salto di qualità, ma in casa rossonera le riflessioni vanno avanti.
Non è da escludere infatti la pista estera. Escluso Leonardo Jardim (perché non arriverà Luis Campos e perché il Monaco non lo libera), in lista ci sono anche altri nomi: Espirito Santo del Wolverempthon è un’opzione, così come si è pensato anche a Sergio Conceicao del Porto. Nessuna possibilità per José Mourinho: qualcuno ha lanciato questa bomba nelle ultime ore, ma non c’è stato e non ci sarà alcun tipo di contatto. La società rossonera preferisce un allenatore italiano: Inzaghi o Giampaolo, più difficili Eusebio Di Francesco e Roberto De Zerbi. Ma da qui alla prossima settimana tutto può ancora succedere.
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