Gian Piero Gasperini ripercorre la splendida stagione appena conclusa e si proietta sul futuro, nel corso di un’intervista a La Gazzetta dello Sport.
Stagione: “E’ il frutto dell’eliminazione dall’Europa League. Da quella delusione è nata la nostra spinta. Chiesi ai miei giocatori di scrivere sulla lavagna quale sarebbe stato il nostro traguardo. Nessuno scrisse Champions, qualche giovane Europa League, Ilicic addirittura salvezza. I ragazzi sono stati straordinari. “.
Aneddoti: “Il melone di Ilicic, il nuovo Papu, il sudore di Zapata, la forbice di Hateboer e Castagne”.
Mercato: “Avviso ai naviganti: non avvicinatevi perchè l’Atalanta non vende. Certo, se qualcuno si presenta con 60 milioni per Zapata possiamo parlarne. Comunque abbiamo bisogno di alternative in attacco, servono 17-18 titolari”.
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Roma: “Alla Roma avrei guadagnato di più, ma il presidente Percassi è un marcatore tosto come Palomino e mi ha convinto a restare. Da un risotto ho capito quanto mi vuole bene questa città, non potevo partire proprio ora. I bergamaschi sono brace sotto la cenere, io ho soffiato un pò, abbiamo sognato e ora balleremo in Champions League“.
Evoluzione: “Dobbiamo migliorare tecnicamente. Sbagliamo troppi passaggi, sono gli uomini a dettare varianti e novità”.
Panchina d’Oro: “Se anche questa volta non dovessero darmela, propongo che un allenatore possa vincerla una sola volta. Altrimenti va solo a chi arriva primo e sono sempre i soliti. Si può essere bravi anche senza vincere”.
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