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CALCIO

ESCLUSIVA/ Giuseppe Giannini: “Roma società incompetente. De Rossi? Addio gestito male. Gasperini tecnico giusto”.

Giannini esulta ai Mondiali 90

Nei suoi venti anni di carriera professionistica, per 15 ha vestito la maglia della Roma, di cui è stato anche capitano. Era soprannominato il Principe per lo stile elegante in campo. Giuseppe Giannini in ESCLUSIVA a Sportnews.eu. Tra i protagonisti dell’Italia ai Mondiali del 90′ , l’ex centrocampista, divenuto poi allenatore e dirigente, parla del mondo giallorosso, tra presente e futuro.

Roma sesta in campionato e condannata ai preliminari di Europa League. Possiamo parlare di stagione fallimentare?

“La definirei deludente”.

Per la panchina il nome in prima fila è quello di Gianpiero Gasperini. Sarebbe l’allenatore giusto?

Credo di sì. Un tecnico adatto per i giovani, la Roma ne ha diversi. Certo, bisogna metterlo nelle condizioni giuste per lavorare. Il prossimo anno probabilmente non ci saranno grandi pretese, quindi potrebbe fare bene”.

La proprietà statunitense acquistò il club nel 2011. In 8 anni non ha conquistato nemmeno un trofeo. Da cosa è dipeso?

“Ogni anno sono stati venduti giocatori importanti, così devi ricominciare sempre da capo. Nella passata stagione è arrivata all’apice con la semifinale di Champions League, poi, come sempre, hanno ceduto pezzi pregiati. La Roma non è stata protagonista nemmeno in competizioni alla sua portata come la Coppa Italia. Ha vinto più la Lazio di Lotito e questo dà fastidio. Si è incrinato il rapporto tra la tifoseria e la stessa società, a mio avviso difficilmente recuperabile”.

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A proposito di tifosi, l’addio di De Rossi ha scatenato le proteste contro il presidente Pallotta.  Cosa ne pensa della modalità di addio del capitano giallorosso?

Non è stato concordato e invece bisognava farlo, del resto anche l’addio di Totti fu gestito male. Già nella conferenza di Daniele, sono venute fuori accuse velate. Questo ti fa capire che all’interno della società c’è incompetenza, purtroppo. Questo è fastidioso e lascia molto perplessi. Parliamo di una piazza importante, piena di amore e passione. Tutto questo la proprietà non l’ha mai voluto capire.

Per il futuro è pessimista?

“In questo momento c’è grande delusione nei confronti di questa gestione. I fatti sono davanti agli occhi di tutti. Peraltro ho avuto anche un’esperienza personale”.

Mi ha fornito un assist. Perché un’ex bandiera come Giannini non lavora nella Roma?

“Non lo so. Anzi, lo so ma non te lo dico. Hanno un’opinione distorta di me che a loro fa comodo”.

Cioè?

“Dicono che parlo male della Roma. E’ capitato in qualche circostanza, ma l’ha fatto anche qualcuno all’interno della società. Vedi Ranieri. Per questo sono amareggiato”.

Sogna di tornare un giorno nella Roma e in quale ruolo?

“Certo, mi piacerebbe tornare. Rispetto al ruolo, feci una battuta all’ex ds Sabatini, dicendogli che sarei stato disposto anche a tagliare l’erba…”.

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Quintiliano Giampietro