Cittadella: i precedenti ai play off non positivi. Contro il Verona per sfatare il tabù

Roberto Venturato, Cittadella
Cittadella sempre sconfitto ai play off

È la quarta volta che il Cittadella gioca gli spareggi per la promozione in Serie A. Quella contro l’Hellas Verona è la prima finale

L’insistenza nel mondo del calcio porta sempre i suoi frutti. È il caso del Cittadella che al quarto tentativo riesce ad accedere alla finale dei play off di Serie B (ha battuto lo Spezia ai quarti e il Benevento in semifinale).

Giovedì e domenica contro l’Hellas Verona, la squadra di mister Roberto Venturato ha la possibilità di scrivere la storia e di accedere per la prima volta nella alla massima serie.

Un doppio derby tutto da vivere, che vede gli scaligeri in leggero vantaggio, visto il posizionamento migliore in campionato (quinto vs settimo).

Un fattore comunque relativo visto che il “Citta” già col Benevento è stato capace di sovvertire il pronostico.

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Cittadella: i tre precedenti ai play off di Serie B

Sia la compagine veneta, sia gli spareggi promozione sono piuttosto “giovani”. I granata sono stati fondati nel 1973, mentre la post season in cadetteria è stata istituita nella stagione 2004/2005.

Il Cittadella prima di questa stagione li ha già giocati tre volte. La prima nel 2009/2010 con sconfitta in semifinale contro il Brescia, che poi centrò la promozione.

Le altre due sono recentissime, ovvero nelle due precedenti stagioni (eliminazione ai quarti contro il Carpi nel 2016/2017, stop in semifinale al cospetto del Frosinone nel 2017/2018 per via dello svantaggio in classifica).

Insomma, il sogno è sempre sfumato sul più bello. Le ultime annate però testimoniano la bontà del lavoro della squadra del presidente Andrea Gaberielli.

Quindi nel caso dovesse arrivare, non sarebbe una promozione casuale. Essere sempre ai vertici in un campionato difficile sia da un punto di vista tecnico, che economico come quello di B è indice di una programmazione mirata e improntata al raggiungimento di grandi risultati.

Serve però l’ultimo passo, quello utile a sfatare un tabù che finora ha precluso l’inizio di una nuova favola calcistica.

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