Spalletti, nell’incontro di fine stagione con i giornalisti, si toglie qualche sassolino dalla scarpa sul suo operato all’Inter. Ora, forse, tocca a Conte.
L’Inter per il secondo anno consecutivo è in Champions League, Milan e Atalanta sono rimaste fuori dall’Europa che conta, la squadra di Spalletti ha raggiunto questo traguardo – che era l’obiettivo stagionale – non senza fatica. Infatti, il verdetto ufficiale è arrivato subito dopo gli ultimi tre punti della stagione, contro l’Empoli, in una sfida all’ultimo respiro.
Alla Pinetina, quest’anno, non sono mancati i problemi: dal caso Icardi alla certezza Conte, che dovrebbe (questione di giorni) rimpiazzare il tecnico di Certaldo sulla panchina nerazzurra. In mezzo tante polemiche e qualche critica che Spalletti ha mandato giù, incassando come un pugile esperto, ora è arrivato il momento di riscuotere ed anche di togliersi qualche peso dallo stomaco.
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L’allenatore lo ha fatto nell’ultimo incontro con i giornalisti ed è stato un fiume in piena: “Quando tornai alla Roma eravamo a -6 dall’Inter a gennaio e sono riuscito ad arrivare davanti in classifica. La stagione dopo ho dato 25 punti all’Inter. Poi sono venuto qui e la prima stagione ho accorciato il gap con la Roma, adesso al secondo anno noi siamo in Champions League e loro no”, il toscano ci ha tenuto a mettere in chiaro le cose.
Specialmente a chi già lo definiva: “Bollito e alla frutta”, come lui stesso aveva ammesso qualche settimana prima. “Ci vuole comunque rispetto, poi è normale che Marotta cerchi il meglio per l’Inter”, ha concluso Spalletti che sicuramente può lasciare la Pinetina rinfrancato dall’ennesima stagione riacciuffata sul più bello.