Nei 20 anni di carriera professionistica ha indossato solo la maglia dell’Inter, di cui è stato anche capitano. Giuseppe Bergomi in esclusiva a Sportnews.eu. Campione del Mondo con l’Italia a Spagna 82′ a soli 18 anni, l’ex difensore nerazzurro indica i promossi e i bocciati del campionato e analizza il valzer delle panchine.
Campionato appena concluso, la sorpresa e la delusione?
“Chi mi ha impressionato più delle altre è sicuramente l’Atalanta, per come Gasperini è riuscito a farla giocare. Tutti sono stati all’altezza e alle spalle c’è una grande società. La delusione la trovo nella mediocrità delle squadre che hanno concorso dietro alla Juventus. Tutte hanno fatto meno punti, molta fatica, anche se la lotta Champions nel finale ha rimediato in parte alla scarsa competitività del torneo”.
A proposito di Juventus, sembra Sarri il sostituto di Allegri. La ritiene una scelta giusta?
“Anch’io sono convinto che arriverà Sarri. La scelta sarebbe giusta, soprattutto se si vuole dare una sterzata radicale rispetto ad Allegri. Certo il tecnico dovrà essere supportato dalla società. Quando avviene un cambiamento ci sono dei rischi e lui potrebbe avere difficoltà ad inizio stagione quando vorrà imporre il proprio gioco. Servirà un po’ di tempo e magari bisognerà accettare anche qualche risultato negativo. Sarebbe un cambio filosofico in casa Juventus”.
In settimana Conte dovrebbe firmare per l’Inter. Spalletti via malgrado la qualificazione in Champions League. Un suo giudizio su questo avvicendamento.
“Intanto faccio i complimenti a Spalletti per la qualificazione in Champions, come gli aveva chiesto la società. Se però bisogna cambiare, all’Inter serve un uomo forte che faccia rendere al massimo la squadra ed esalti i propri giocatori. Lo dice la sua storia. Da questo punto di vista, Conte è il profilo adatto. Poi bisogna dare una percezione diversa, ottenere i risultati senza arrivare all’ultima giornata e soprattutto evitare problemi di spogliatoio, come è avvenuto quest’anno”.
Gasperini ha ottenuto un risultato storico con la qualificazione dell’Atalanta in Champions League. Il suo futuro però pare sia alla Roma…
“Ognuno di noi ha il suo orgoglio personale e la giusta ambizione, senza togliere nulla all’Atalanta. Da una parte c’è la voglia di sentire la musichetta della Champions, dall’altra la volontà di misurarsi con una piazza difficile per dimostrare di essere all’altezza di una big. Sicuramente una bella sfida”.
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In bilico anche la posizione di Gattuso. Oggi incontro decisivo con Gazidis. Lo confermerebbe?
“Sì, lo terrei. Gattuso ha fatto un buon lavoro. Alla fine credo che Rino resterà al Milan“.
Altro tecnico verso i saluti pare Simone Inzaghi, dopo tanti anni da giocatore e tre da allenatore della Lazio. Chi potrebbe sostituirlo nel caso andasse via?
“Anche Simone ha lavorato bene. Credo però che la Lazio fosse più forte delle due milanesi, invece è arrivata dietro in classifica. In caso di addio, sulla panchina biancoceleste vedrei bene Mihajlovic“.
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