Formula 1, Qualifiche Monaco: le parole di Hamilton, Bottas, Vettel e Leclerc.
Continua anche a Monaco il dominio incontrastato della Mercedes nel campionato di Formula 1 2019. Nelle Qualifiche altra doppietta, con Lewis Hamilton che sigla un tempo record e batte di 84 millesimi il compagno di squadra.
Il cinque volte campione del mondo si è mostrato decisamente emozionato dopo aver conquistato la pole position oggi nel principato: «Una pole significativa, considerando che il team attraversa un momento particolare per la morte di Lauda. Ho cercato di spingere di più anche per lui, dedico il mio giro a lui. Ci teniamo a renderlo fiero, ci siamo dati forza a vicenda lavorando al massimo. Il nostro pacchetto è fantastico e vogliamo fare qualcosa di speciale pure in gara».
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Sorride meno Valtteri Bottas, perché era convinto di poter strappare la pole position ad Hamilton: «È stata una delusione per me, perché ero convinto di potermi migliorare nel secondo tentativo. Sfortunatamente ho incontrato traffico in pista e non ce l’ho fatta. Ovviamente non mollo, in gara farò del mio meglio per vincere. È importante partire bene e sfruttare le occasioni che avrò».
Ancora peggiore l’umore in casa Ferrari, dove Sebastian Vettel scatta quarto ma non è sicuro di poter battere Max Verstappen nella lotta al terzo gradino del podio: «Oggi andava svolta la maggior parte del lavoro, abbiamo cercato di dare il massimo. È mancata velocità perché fatichiamo a far funzionare le gomme e dunque non ho il feeling che mi serve con l’auto. Dobbiamo accettare la situazione e lavorare intensamente per progredire. Il team non mi ha deluso, non mi sento tradito».
Chi ha ragione a sentirsi tradito dalla squadra è Charles Leclerc, che deve la sua sedicesima posizione ad un errore di valutazione commesso al box. Queste le parole del pilota monegasco, decisamente sconsolato ai microfoni di Sky Sport F1: «A Monaco non ci si può permettere di rimanere fuori dal Q1. La mia gara sarà difficile, perché su questa gara è complicato superare. Ho chiesto se fossi al sicuro, dato il margine ristretto, e mi è stato detto che ce l’avrei fatta a passare in Q2. Invece poi si sono accorti dell’errore, ma era troppo tardi. Sono più deluso che arrabbiato».