L’Equipe ha mandato in onda un servizio con un audio di Emiliano Sala.
Dopo 4 mesi dalla morte del giocatore, scomparso tragicamente in un incidente aereo nel Canale della Manica insieme al pilota David Ibbotson, il noto quotidiano francese ha realizzato e mandato in onda un documentario sul caso ancora irrisolto.
Nel corso della trasmissione è stato fatto ascoltare anche un audio inedito dello stesso Sala, ha mandato il 6 gennaio ai suoi genitori.
Le documentaire « Emiliano Sala, les secrets d'un destin brisé » a révélé un message vocal de l'attaquant argentin à ses proches le 6 janvier. Il y exprime sa rancoeur envers Waldemar Kita, le président du FC Nantes #lequipeENQUETE pic.twitter.com/RCqIMcwOLv
— L'ÉQUIPE (@lequipe) May 22, 2019
“La scorsa notte ho mandato un messaggio a Meissa (agente del giocatore prima che la cessione venisse gestita da Willie McKay ndr) e mi ha chiamato diverse ore dopo. Franck Kita (presidente del Nantes ndr) gli ha mandato un messaggio per chiamarlo. Vogliono vedermi. Oggi c’è stata l’offerta del Cardiff. Hanno negoziato per avere tanti soldi, loro vogliono che me ne vada assolutamente”.
Poi continua: “E’ vero che mi offrono un buon contratto, ma a livello di progetto sportivo non è interessante per me. Nonostante questo, vogliono che vada lì. Non mi spaventa andarci e combattere (il Cardiff lottava per la retrocessione ndr), ma Meissa deve trovarmi qualcosa di meglio. Ha detto di no al Cardiff perchè pensa che io meriti di più”.
Infine conclude: “Allo stesso tempo non voglio parlare con Kita personalmente. Non è una persona che mi piace. Gli hanno offerto molti soldi e vuole vendermi. Non me l’ha neppure chiesto, gli importa solo del denaro. A nessuno interessa cosa voglio io. Per me è difficile, devo sottomettermi. Non c’è nessuno che si mette nei miei panni, a nessuno importa di me“.
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Parole che fanno gelare il sangue, pensando come è terminata tragicamente la vicenda.
Negli ultimi giorni il caso è ritornato prepotentemente nel vortice mediatico, per via di un documentario che ha riportato le parole del defunto padre di Sala che ha accusato il Nantes di aver trattato il figlio “come un cane” e per le risposte del presidente del club francese e di quello del Cardiff.
Il caso resta irrisolto, con la società britannica che deve ancora pagare il costo del cartellino e con il corpo del pilota mai ritrovato.
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