Un periodo molto delicato per il Milan. La squadra domenica si giocherà l’ultima sfida di campionato, che è anche l’ultima possibilità per qualificarsi in Champions League. Ma i rossoneri non dipendono da loro stessi, bensì da Empoli e Sassuolo.
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In questi giorni non si fa altro che parlare di possibile rivoluzione societaria. Leonardo e Gennaro Gattuso sono entrambi in bilico, con il primo oggi più del secondo. Chi sembra certo del suo posto è Paolo Maldini, considerato una figura fondamentale per il progetto ideato da Elliott Management e Ivan Gazidis.
L’ex capitano del Milan, intervenuto a ‘DAZN’, ha toccato alcuni argomento importanti. Ecco le sue dichiarazioni.
RUOLO – «Si tratta di un titolo che può spiegare tante cose oppure niente… Leonardo ha preso una posizione da dirigente a 360 gradi, più di un direttore sportivo, e mi ha chiesto di accompagnarlo. La definizione del ruolo conta poco, conta essere a capo dell’area sportiva. Si tratta di una bella sfida, è la chiusura di un cerchio dato che la mia vita sportiva è sempre stata legata ai colori rossoneri. Sembrava qualcosa di naturale, ma non era scritto che dovesse succedere…».
PROGETTO – «Vorrei rivedere un Milan protagonista. Probabilmente ci sarà bisogno di tempo, ma l’dea è di avere uno stadio di proprietà, magari assieme all’nter ma di alto livello. Si tratta di un progetto a lungo termine».
GATTUSO – «Serve avere rispetto della persona che hai di fronte. Entrambi facciamo in modo che la cosa funzioni. Le vedute a volte possono essere diverse, ma il nostro rapporto iniziato tanti anni fa aiuta a superare i momenti di difficoltà, tra virgolette. Nel valutarlo adesso devo essere più freddo rispetto a prima, la responsabilità è diversa e siamo dentro una squadra con ruoli differenti».
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