Quello con il salentino è solo uno dei tanti rapporti finiti male tra il presidente del Chelsea e alcuni dei suoi allenatori
Ora è ufficiale: Antonio Conte (vicinissimo all’Inter) ha vinto la causa giudiziaria contro il Chelsea, iniziata in seguito al licenziamento per giusta causa maturato lo scorso anno. La notizia è stata riportata dal tabloid inglese The Times.
La sentenza ha stabilito che il licenziamento non è equiparabile all’esonero. Per effetto di questa motivazione il presidente dei blues dovrà risarcire l’ex tecnico della Juventus con 10 milioni di sterline, comprendenti i compensi previsti per questa stagione e le spese legali.
Gli inglesi potrebbero presentare il ricorso, ma al momento tutto tace in tal senso. In attesa di ulteriori sviluppi con l’indennizzo da versare a Conte, salgono a 100 milioni di euro i risarcimenti pagati da Abramovich ai vari allenatori esonerati.
Quello con il salentino è solo uno dei tanti rapporti finiti male tra il presidente del Chelsea e alcuni dei suoi allenatori.
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Il proprietario russo del club londinese da quando è arrivato nel 2003, ha sollevato dal loro incarico ben otto tecnici.
Tra questi sono presenti tre italiani, nella fattispecie, Roberto Di Matteo, Carlo Ancelotti e Claudio Ranieri.
A livello economico, l’esonero più costoso è stato quello di Josè Mourinho nel 2007 costato quasi 20 milioni di euro. Decisamente peggio è andata al suo successore Avram Grant, “liquidato” con appena 6 milioni di euro (il compenso più basso pagato da Abramovich).
Lo Special One è costato “caro” anche nella sua seconda esperienza a Stamford Bridge, ovvero 10 milioni di euro.
Ma non finisce qui. La lista comprende anche Andrè Villas Boas e Felipe Scolari nel 2012 (entrambi hanno ricevuto una buonauscita di circa 13 milioni di euro).
Il prossimo potrebbe essere Maurizio Sarri, che nel caso non sarà molto dispendioso (più o meno 6 milioni di euro).
Curioso il caso della dottoressa Eva Caneiro che ebbe dei contrasti con Mourihno e in seguito fu licenziata.
Il tribunale però le diede ragione e in quel caso l’esborso per il Chelsea fu di oltre 1 milione di euro.
Insomma, allenare la compagine britannica può comportare facili esoneri e laute buonuscite.
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