Il Bologna di Mihajlovic pareggia 3-3 all’Olimpico contro la Lazio ed è salvo con una giornata d’anticipo. Punto d’oro.
Il Bologna con Mihajlovic in panchina compie una vera e propria impresa, conquistando una salvezza che sembrava impossibile appena qualche mese fa. Lo fa contro il suo passato: quella Lazio guidata da Inzaghi che un giorno vorrebbe allenare, ma prima ci sono i rossoblu. Oggi all’Olimpico sono stati impeccabili, strappando un pirotecnico 3-3 in trasferta. Il commento del tecnico serbo:
IMPRESA SALVEZZA – “Sicuramente pochi ci credevano. Io si. Ho capito le caratteristiche della squadra, più tempo passava e più ero convinto di essere sulla strada giusta. Un mezzo miracolo. Grazie ai ragazzi che hanno creduto sempre nel gioco, nel gruppo, mettendo in campo il massimo. Salvezza meritata”.
TIMORE DI NESSUNO – “Avevo detto che la cosa più importante era mettere a posto la testa per cecare di fare un certo tipo di calcio. Divertirsi, giocare bene, senza pensare troppo all’avversario. Nonostante qualche infortunio iniziale i risultati sono arrivati con i meccanismi giusti”.
PRONTO A TUTTO – “Sicuramente fa piacere l’affetto della gente, dei tifosi laziali. Non è una cosa di tutti i giorni. Ho lasciato un buon ricordo. Futuro? Vincere sabato sarebbe un ulteriore pregio, tenere duro quattro cinque giorni per fare grande partita contro il Napoli e salvarsi da decimi. Se dovessimo vincere, avremmo buone possibilità per la giusta ciliegina sulla torta”.
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ALLA JUVE? FORSE – “Cinque anni fa potevo andare alla Juventus. Ora sono più pronto, anche se sono nato preparato, non avrei problemi ma chi lo sa. Nel calcio può succedere di tutto. Non bisogna precludere niente”.
GRANDE GRUPPO – “Non mi piace parlare dei singoli. Tutti hanno tirato fuori il massimo allenandosi bene. Anche Destro, ha avuto sfortuna con gli infortuni ma nel complesso è un giocatore importante. Con una media gol impressionante, deve allenarsi sempre al massimo. Ha più problemi di testa che fisici, ma tutti hanno fatto quel che chiedevo”.