Fabio Paratici torna a parlare della questione allenatore. Alla Juventus sanno come muoversi in tal senso e stanno valutando più di un profilo per la panchina.
“Abbiamo le idee molto chiare sul nuovo tecnico”, esordisce così Fabio Paratici – direttore sportivo della Juventus – mentre ritira il premio Gentlemen alla Scuola Militare Teuliè di Milano. I vertici bianconeri, dunque, sono già al lavoro. Stando alle recenti parole di Agnelli: “La Juventus ha la capacità di guardare sempre al futuro, laddove altri non arrivano”. Quindi, la “Vecchia Signora” si sta muovendo per trovare il sostituto di Massimiliano Allegri.
Al momento i nomi caldi sono quelli di Simone Inzaghi – che non parla alla stampa per evitare frasi che potrebbero compromettere il momento, Maurizio Sarri, Mauricio Pochettino, Josè Mourinho e Sinisa Mihajlovic. L’ipotesi Conte sembrerebbe essersi defilata, l’ex Chelsea – stando alle recenti indiscrezioni – sarebbe destinato all’Inter.
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I tifosi bianconeri aspettano una risposta certa per capire cosa li aspetterà, e Paratici – a modo suo – la fornisce: “Ci vuole pazienza, stiamo facendo le nostre valutazioni ma abbiamo le idee molto chiare”. Il concetto di chiarezza torna, per ben due volte. La stessa vorrebbero averla i supporters che, attualmente, si trovano in un limbo tutt’altro che rassicurante.
Intanto, Andrea Barzagli – presente anche lui a Milano per ritirare la stessa targa – è tornato a parlare della sua ultima partita con la Juventus. L’ex difensore potrebbe fare il collaboratore al fianco di qualche allenatore: “Non mi ha chiamato nessun allenatore, in questo momento non penso di accettare questo ruolo. Non so nemmeno io cosa farò, inizierò a studiare e poi vedrò cosa sarò in grado di fare. Qualcosa ci inventeremo. Con l’Atalanta è stata una serata particolare, un’emozione enorme da cui mi riprenderò nei prossimi giorni. Mi spiace soprattutto dover lasciare lo spogliatoio, ma adesso posso finalmente concedermi alla famiglia. Allegri? Non ci siamo detti niente, abbiamo vissuto entrambi delle emozioni perché sapevamo di lasciare. Almeno per me è stato un pianto liberatorio per tutte le emozioni che ci sono state”, ha concluso Barzagli.