Sampdoria, Ferrero chiama De Rossi: “Se vuole venire, ci sono”

Massimo Ferrero
Massimo Ferrero chiama De Rossi alla Sampdoria

Massimo Ferrero chiama De Rossi alla Sampdoria, il presidente blucerchiato lo accoglierebbe a braccia aperte. 

De Rossi è sul mercato, la notizia si è diffusa in tempi brevissimi, generando non poche contestazioni nell’ambiente giallorosso. Come ha ammesso il numero sedici: “Trigoria è casa mia, ormai nemmeno imposto il navigatore, va in automatico la macchina”.

Le sensazioni, intorno alla Capitale, sono malinconiche esattamente come quando si deve salutare un figlio che cambia casa. Non è un addio, ma un arrivederci che molti faticheranno a metabolizzare. De Rossi dovrà cercarsi un’altra sistemazione professionale per finire la sua carriera calcistica e poi tornare, di nascosto, “con un panino e una birretta”, a tifare gli amici di sempre.

Dove andare? Troppo presto per dirlo: “Ci sono parecchie persone da interpellare”, ha ammesso il centrocampista di Ostia. L’Italia è stata esclusa in partenza. Così come la Serie A. Uno dei “figli di Roma” non andrebbe mai contro la “propria madre” calcistica. Almeno così sembrerebbe.

Da qualche giorno si sta facendo strada una suggestione che porterebbe a Genova, sponda blucerchiata, a rivelarlo è lo stesso Massimo Ferrero, presidente della Samp: Ne parlammo qualche settimana fa durante un viaggio in treno. Allora mi disse che voleva prendersi un anno sabatico. Adesso se lui vuole venire alla Samp io ci sono”.

La Sampdoria apre le porte a una bandiera giallorossa, quantomeno una coincidenza destinata a tornare: era già successo con Totti, in gioventù, quando Carlos Bianchi lo considerava un ‘peso’. L’ex capitano giallorosso, agli inizi degli anni Novanta, aveva quasi firmato con i blucerchiati. Poi intervenne la presidenza giallorossa di allora e quella suggestione – che poteva divenire concretezza – portò ad un nulla di fatto.

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I tempi sono cambiati e, al giorno d’oggi, le bandiere non hanno più lo stesso peso, ma lo scenario potrebbe ripetersi con un esito diverso: De Rossi alla Samp, chiamato da Ferrero. Blucerchiato d’adozione, ma romanista nell’anima. Per “Capitan Futuro” sarebbe come ritrovare un pezzetto di romanità.

Certamente, “Viperetta” sarebbe onorato di tentare un’altra operazione in stile Quagliarella: “Fa parte di quella categoria di calciatori in estinzione, come Quagliarella. Anche di lui dicevano che era finito, invece sta facendo il più bel campionato della sua carriera. Insieme con De Rossi farebbero grandi cose. Daniele può risolvere una partita con un goal o con una giocata. E’ un campione, non si discute. Certi giocatori non dovrebbero smettere mai, guardate Pellissier”.

Dove andrà De Rossi, al momento, è impossibile da prevedere. In Liguria, però, accarezzano l’idea: sognare non costa nulla, né tantomeno serve un contratto per farlo. Perché prima del business, spesso, contano le emozioni. Anche, e soprattutto, nello sport.

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