Inter, Spalletti: “Abbiamo sofferto poco creando tanto, serve meno leziosità sotto porta”

Inter Spalletti
Contro i friulani per ipotecare un posto Champions, Spalletti sfida Tudor

I nerazzurri non vanno oltre lo 0-0 contro l’Udinese, un punto che per l’Inter non smuove gli equilibri in classifica. Tudor, invece, può esser soddisfatto nei 90 minuti.

L’Inter si ferma al Friuli, i nerazzurri non vanno oltre lo 0-0 contro l’Udinese di Tudor. Se i bianconeri possono considerarlo un punto d’oro, gli uomini di Spalletti hanno qualche rimpianto. Specialmente in ottica Champions League. Dovranno aspettare ancora per avere la certezza matematica di giocare nell’Europa che conta il prossimo anno. Posta in palio divisa, un punto a testa che non smuove gli equilibri nella parte alta di classifica. Il commento del tecnico di Certaldo:

SOFFERTO POCO, CREATO TANTO“Sofferto poco, ma abbiamo perso più palle nell’impostazione e l’Udinese è partita qualche volta di più. Lì c’era da continuare a rimanere concentrati, appena non arrivavamo ordinati nella copertura abbiamo pagato tra i reparti. Ma, nonostante tutto, abbiamo messo palla in area più di dieci volte. Spesso, però, non abbiamo chiuso l’azione”.

QUALCHE IMPRECISIONE“Noi abbiamo degli equilibri. Nel secondo tempo, abbiamo perso più palloni avevamo due punte e abbiamo pagato qualcosa di troppo. Cerchiamo sempre di essere coerenti, ma migliorandoci comunque e rispettando il ritmo partita”. 

CONTINUI CAMBI DI FRONTE“Guardo le prestazioni, metto il gioco che ci dà più beneficio. Noi andiamo più in difficoltà sui cambi di fronte. Giocatori nella fase difensiva con poco carattere e tignosità, per questo tendiamo spesso a fare la partita nella loro metà campo. Perciò creiamo tanto, sul predominio territoriale, diamo vantaggio ma possiamo prenderci qualche rischio in più dietro”. 

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POLITANO E PERISIC“Politano e Perisic stanno più aperti ricevendo la palla sui piedi, tendiamo a curare il possesso di dieci metri nella loro metà campo con le due punte esterne che son due trequartisti. Noi cerchiamo sempre di creare densità”.

QUALITÀ IN ATTACCO“Essere più freddi sotto porta dipende dalla qualità dei giocatori che devono evitare di farsi prendere dall’eccezionalità del momento. Noi comunque abbiamo fatto il massimo, loro l’hanno preparata bene. Si riabbassavano ed eravamo costretti a portare uomini sulla metà campo. Questo ritmo non sempre ti consente di sbloccare facilmente il risultato, anche se abbiamo avuto tante occasioni”.

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