Settant’anni fa la strage di Superga, una squadra distrutta (il Grande Torino) omaggiata oggi all’Allianz Stadium nel derby della Mole.
Il 4 maggio del 1949, alle 17.03, il Fiat G212 della compagnia aerea ALI, con a bordo l’intera squadra del Grande Torino si schiantò contro il muraglione del terrapieno posteriore della basilica di Superga. Uno dei drammi sportivi più conosciuti del nostro Paese. Le vittime di quel giorno furono 31.
Da allora, ogni anno, viene ricordato quell’evento e i granata piegati da un destino beffardo. Oggi, a settant’anni da quella disfatta, chiunque non può fare a meno di esprimere cordoglio e solidarietà. Oltre i colori e le singole tifoserie. É successo, quasi spontaneamente, durante l’ultimo derby della Mole fra Juventus e Torino. Sette decadi hanno unito avversari e nemici sportivi, ecco quindi campeggiare all’Allianz Stadium uno striscione dovuto. Necessario. Commovente. Per ricordare chi non c’è più, ma soprattutto per non dimenticare che la vita può cambiare in un attimo.
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“Onore ai caduti di Superga”, si legge dalla curva bianconera. Nel secondo tempo, quando lo striscione è ben leggibile, parte un applauso spontaneo. Da brividi. Dal 4 maggio del ’49 è cambiata la vita degli appassionati di calcio, un po’ meno disincantati, l’esistenza di chi ha perso un genitore, un parente o un amico che era su quell’aereo, ed è cambiato l’approccio ad uno sport che dovrebbe unire ma troppo spesso divide. Non oggi, per fortuna. Il ricordo passa da tifosi a giocatori, toccanti le parole di Pjanic: “Non esiste forma di rispetto migliore del ricordare chi di questo sport è storia e leggenda”. Il derby della Mole sa essere anche questo.
Non esiste forma di rispetto migliore del ricordare chi di questo sport è storia e leggenda ???#JuveToro #DerbyDellaMole pic.twitter.com/DQHFNzGmSj
— Miralem Pjanic (@Miralem_Pjanic) May 3, 2019