Il tecnico blaugrana Ernesto Valverde e il centrocampista Ivan Rakitic presentano la sfida con il Liverpool
Appuntamento cruciale per il Barcellona, atteso dalla semifinale d’andata di Champions League al Camp Nou contro il Liverpool (domani sera ore 21:00).
Un match in cui i catalani dovranno cercare di imporre il fattore campo per andare in Inghilterra con maggiore tranquillità.
Mister Valverde intervenuto nella classifica conferenza della vigilia, ha parlato dell’avversario, di cui ha molto rispetto: “Si tratta di una squadra collaudata. Rispetto allo scorso anno ha cambiato poco, hanno inserito solo Keita. Sono molto forti da un punto di vista psicologico e tirano molto verso la porta avversaria. L’obiettivo è fare molti goal e cercare di non subirne”.
Su Messi: “Ha riposato molto in questi mesi, più degli altri. La vittoria anticipata della Liga lo ha caricato ancor di più”.
Partita più importante della carriera: “Cerco di sdrammatizzare su questo genere di affermazioni. Anche salvare la categoria è un obiettivo prestigioso. Allo stesso tempo devo ammettere che in molti vorrebbero essere al mio posto”.
Fattore pubblico: “Abbiamo giocato diverse partite con più di 90.000 spettatori. È un fattore che si fa sentire, sia per noi che per i nostri avversari”.
Obbligo Champions: “La vittoria di questa competizione deve essere vista con speranza non con obbligo”.
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Successivamente ha preso la parola Ivan Rakitic. Il centrocampista croato ha risposto a Klopp, “reo” di aver detto che il Camp Nou non è un tempio del calcio: “Rispetto la sua opinione, ma credo sia una manovra psicologica per togliere pressione ai suoi giocatori. Giocare qui è speciale, è uno stadio differente dagli altri”.
Su Van Dijk: “È uno dei migliori centrali al mondo. Difende molto bene. Speriamo di metterlo in difficoltà”.
Strategia da adottare: “Massimo rispetto per i nostri avversari. Credo però, che dobbiamo guardare più a noi stessi. Ovviamente dobbiamo cercare di vincere in casa, perchè a Liverpool è dura. Sarà importante giocare bene e cercare di non perdere la testa”.
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