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CALCIO

Napoli, Ancelotti: “Fischi a Insigne? Nessun caso, bisogna supportarlo. Ambiente negativo. Il mio futuro è qui”.

Carlo Ancelotti Napoli vigilia Frosinone

Il tecnico del Napoli Carlo Ancelotti parla alla vigilia della trasferta di Frosinone, in programma domani alle 12 e 30.

Secondi a +6 dall’Inter, i partenopei cercano un successo per consolidare la posizione alle spalle della Juventus campione d’Italia, ma anche per uscire da un periodo negativo. La squadra ciociara è penultima, in ritardo di 10 punti dalla zona salvezza.

Sul momento dello spogliatoio: “C’è la volontà di chiudere il momento negativo e di focalizzarci sul nostro obiettivo, ovvero arrivare secondi e qualificarci per la Champions. Contro il Frosinone cercheremo di vincere per voltare pagina. Il secondo obiettivo non era dato per sicuro da molti a inizio stagione”.

Su Insigne: “Non ci sarà, ha questo problema all’adduttore. Stesso discorso per Allan, che ha un fastidio da sovraccarico. Recupera Albiol, che si è allenato tutta la settimana anche se non credo partirà dall’inizio. Insigne? Ha solo una strada per uscire da questo momento. Si deve allenare al meglio e lo ha fatto. Non c’è nessun caso. E’ dispiaciuto per i fischi ma vuole guardare avanti“.

Bilancio stagionale: “Sono felice di essere qui, sono convinto di essere nella società giusta. Vedo un ambiente un po’ troppo negativo, ma nessuno all’inizio diceva che avremmo vinto scudetto o Champions. L’unico rammarico è stata la Coppa Italia, dove siamo stati eliminati per colpe nostre. Ma in campionato siamo stati competitivi, raggiungere il secondo posto non era banale. Sbaglia chi dice che la squadra non corre, questo è un falso storico. Abbiamo vinto 14 partite su 20 correndo meno”.

Critiche: “La condizione fisica del Napoli, a livello statistico, è buona. Non bisogna considerare solo il volume della corsa, ma anche tutte le altri componenti. Noi siamo primi in questa speciale classifica. Allora di cosa parliamo? Non è corretto correlare il mio salario con i risultati della squadra”.

Offerte dall’estero: “Ho degli estimatori, ma ho ancora più voglia di proseguire il lavoro che ho iniziato. Ci sono tutte le condizioni per sentirmi più stimolato. Il resto sono chiacchiere”.

Brillantezza: “Si confonde l’aspetto fisico con quello mentale. Sono cose che vanno separate. La brillantezza è un dato soggettivo, non statistico, non è un discorso fisico. Ci fosse un calo, lo capiremmo. E’ chiaro che sia calata la motivazione, lo si è visto con l’Atalanta, abbiamo fatto benissimo per un’ora per poi smarrirci alla prima difficoltà. Ci pesa essere usciti male dall’Europa League e le prestazioni ne sono condizionate”.

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Recupero di Insigne: “Supportandolo e aiutandolo, cercando di metterlo nelle condizioni migliori per esprimere il suo potenziale. Lui è maturo per capire quale sia la strada da percorrere. E dispiace che non possa giocare, perché si è allenato bene e avrebbe risposto a tutte le critiche”.

Personalità: “Non è stato un gap con la Juventus, ma un problema che ci ha penalizzato. Potevamo gestire meglio il risultato in molte occasioni. Lo si può limare con l’arrivo di nuovi giocatori e con la massima dedizione da parte di tutti. Cessioni? Non c’è nessuna esigenza di cedere i giocatori migliori per fare un mercato positivo. Se poi qualcuno vuole andare via, allora non sarò io a trattenerlo a tutti i costi”.

Aspettative soddisfatte: “La squadra ha fatto vedere tante cose buone, soprattutto all’inizio della stagione. Ho conosciuto ambiente, società, giocatori e si va avanti ancora con più fiducia perché vedo una squadra forte, che mi ha ben impressionato all’inizio della stagione. Poi ci sono dei limiti che vanno limati”.

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Quintiliano Giampietro