Inter-Juventus termina 1-1, i nerazzurri compiono una buona prova ma non basta Nainggolan a fermare la “Vecchia Signora” di Ronaldo.
A San Siro va in scena il derby d’Italia, di fronte Inter e Juventus: una già Campione d’Italia e l’altra con ambizioni Champions. I bianconeri sono di fatto già in vacanza, non dovendo chiedere più nulla a questa stagione, i nerazzurri invece devono consolidare il terzo posto. 1-1, tutto sommato, è un risultato giusto per quanto visto in campo: meglio l’Inter, nel corso dei novanta minuti, ma la Juventus è venuta fuori nel finale. Ronaldo risponde a una magia di Nainggolan, trovando il pareggio e la rete numero 600 in carriera. Il commento di Spalletti.
GESTIONE DELLA GARA – “Sì, nel primo tempo avevamo prodotto una padronanza netta dal punto di vista territoriale. Siamo arrivati a essere insidiosi in diverse situazioni. Ma fare gol non è mai facile, quindi c’era da mantenere la stessa qualità del palleggio. Nella ripresa non ce l’abbiamo fatta, loro sono stati più aggressivi e noi meno qualitativi, perdendo qualche pallone di troppo. Le nostre caratteristiche sono quelle di giocare, al minimo spazio hanno messo a posto la gara”.
SEGNALI CONFORTANTI – “Secondo me l’Inter ha fatto una buona partita, siamo in un periodo dove la squadra si è resa conto di avere caratteristiche e capacità, mettendo in pratica il disegno che vogliamo realizzare. E’ chiaro che ci sono dei momenti in cui si abbassa la qualità e si sente la fatica, quindi si deve fare blocco squadra davanti all’area di rigore. Ma non siamo bravissimi nelle coperture in fase difensiva, anche se gli spazi sono stretti”.
VECINO, UNA RISORSA – “Sono d’accordo, ha gli inserimenti, il buttarsi in bandierina, il venire a chiudere in fase conclusiva a supporto della punta. Poi è chiaro che nel fraseggio e nel palleggio e nel traffico può far girare la palla con meno qualità, lui ha bisogno di campo e nel corto ha meno caratteristiche”.
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BROZOVIC FARO – “Lui ha preso possesso in pieno delle qualità e dei tempi del settore dove deve pasticciare. Quando si parla di un giocatore delle sue caratteristiche si parla dell’estro e della palla illuminante, ma c’è qualità anche nei passaggi semplici se messi con la forza giusta. E lui è perfetto in questo”.
FUTURO: “Decide la società. Fosse per me resterei qui anche 100 anni”.