Emiliano Mondonico era nato a Rivolta d’Adda in provincia di Cremona. E proprio la rivolta al calcio del business e dei miliardi è il biglietto da visita della Dea. In questa edizione della Coppa Italia, la squadra del Presidente Percassi ha eliminato il Cagliari, la Juventus e la Fiorentina nella doppia semifinale.
Proprio della Fiorentina era tifoso Mondonico e sempre contro i viola si è disputata l’ultima finale di Coppa Italia al termine della stagione 1995/96.
Il “Mondo” allenava i bergamaschi mentre Claudio Ranieri era il mister dei gigliati.
I viola vinsero entrambi i match della doppia finale e la Dea non riuscì a segnare nemmeno una rete nel doppio confronto.
Ma portare l’Atalanta in una finale di una competizione non è roba da tutti, anzi. Ad esempio la Roma, pur avendo la possibilità di giocare la finale in casa all’Olimpico, non vince il torneo dal 2008!
Nonostante la nuova formula della Tim Cup sia più agevole per le grandi della Serie A…
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Ora l‘Atalanta di Gasperini sfiderà la Lazio del piacentino Simone Inzaghi e da Bergamo scenderanno nella Capitale quasi 25 mila tifosi nerazzurri!
La Dea torna in finale dopo ben 23 anni, da quel doppio e sfortunato confronto con la Fiorentina di Batistuta. E prima ancora nel 1987 con il piombinese Nedo Sonetti in panchina, sconfitti sempre in finale dal Napoli di Maradona e Giordano.
Gli orobici comunque hanno già vinto la Coppa Italia, non solo essendo giunti fino all’epilogo romano del 15 maggio, ma proprio fisicamente la Coppa è da tempo nella bacheca della società grazie ad Angelo Domenghini, nato a Lallio in provincia di Bergamo. Capocannoniere del torneo 1962/63 con 5 reti, tre delle quali segnate nella finale secca di San Siro nel 3-1 inflitto al Torino davanti a soli 30 mila spettatori.
Per i più carenti di calcio: Domenghini classe 1941, ha vinto tutto con l’Inter del mago Herrera negli anni sessanta e nel 68 permise (con un suo gol su punizione) alla nazionale di giocare e vincere la ripetizione della finale degli Europei proprio all’Olimpico di Roma contro la forte Jugoslavia di Dragan Dzaijc.
Poi nel 1970 lo scudetto da sogno insieme a Gigi Riva nel Cagliari di Manlio Scopigno e poi in estate con la maglia azzurra sconfitto solo in finale da Pelé nei Mondiali del Messico.
Ala destra rapida e generosa, uno che non mollava mai. Come la gente bergamasca!
LAZIO-ATALANTA: Coppa Italia, Atalanta-Fiorentina 2-1: la Dea è in finale! festa bergamasca con Ilicic e Gomez