Ha giocato 5 anni nel Milan, altrettanti nella Lazio, di cui è stato anche capitano. Questa sera guarderà la sfida di Coppa Italia con il cuore diviso a metà. In Esclusiva a Sportnews.eu Massimo Oddo, campione del Mondo con l’Italia nel 2006, ora allenatore.
Milan-Lazio, vede una favorita?
“Non lo so. Lo 0 a 0 dell’andata apre questa gara a qualsiasi tipo di risultato. Il Milan gioca in casa ma è anche vero che se prende un gol la situazione si complica molto. C’è in gioco la finale di Coppa Italia e più del periodo che stai vivendo, conta stare bene in questa serata. Le motivazioni sono tante. Se devo fare un pronostico dico 50 e 50”.
Molti definiscono la Coppa Italia come possibile salvagente della stagione per entrambe. Il Milan è quarto con l’Atalanta, la Lazio è dietro. Come la vede la lotta Champions?
“Secondo me la squadra più lanciata è l’Atalanta perché ha meno pressione, ma ancora ci sono 5 giornate e tutto può succedere”.
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Per il futuro di Gattuso saranno decisivi i risultati o potrebbero non bastare?
“Questo è il destino degli allenatori. Quando fanno bene è tutto ok, se non arrivano i risultati vengono messi in discussione. Il Milan è una squadra costruita per provare ad arrivare tra le prime quattro, ma secondo me ci sono squadre più attrezzate. Il lavoro di Gattuso è stato molto difficile in un momento societario delicato, credo stia facendo un ottimo lavoro“.
L’impressione è che lui non abbia mai avuto la fiducia totale della società. Consiglierebbe a Gattuso di restare o andare via?
“Sono consigli che non si possono dare. Lui vive la situazione, i rapporti e sente o meno la fiducia. Sono valutazioni personali. La panchina del Milan è un punto di arrivo e credo che la volontà di Rino sia quella di volere continuare. Certo, per lavorare al meglio serve la fiducia“.
Sponda lazio, quest’anno per la prima volta non sembra scontata la permanenza del tecnico a fine stagione. Non crede che dopo tanto tempo sia arrivato il momento di cambiare aria per il tecnico?
“E’ difficile trovare meglio della Lazio, che è già una grande squadra. Sai cosa lasci e non quello che trovi. Vale anche per Gattuso. Molto dipende dai progetti societari”.
La Lazio potrebbe fare di più come ogni anno si aspettano i tifosi?
“Innanzitutto non è semplice migliorare squadre già forti. Devi essere fortunato ad acquistare i giocatori giusti. Dall’altra parte c’è un aspetto finanziario. Conosco il presidente Lotito, lui non fa mai il passo più lungo della gamba. Evidentemente deve far quadrare anche i conti”.
Questa sera per chi tiferà Massimo Oddo?
“Sentimentalmente sono più legato alla Lazio, di cui sono stato anche capitano, al Milan ho ottenuto tanti successi ma ero uno dei tanti. Questa sera però il mio cuore sarà diviso a metà tra due società che mi hanno dato la vita, peraltro in panchina ci sono due amici”.
Un suo sogno?
“Allenare la Lazio. Prima di arrivare a certi livelli però devo fare un percorso. Io avevo iniziato benissimo 4 anni fa, poi ho fatto scelte sbagliare. Ora devo ricostruirmi. Mi piace la politica dei piccoli passi”.
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