Manchester City, Sterling contro il razzismo: “Non voglio che la prossima generazione soffra come me”

Raheem Sterling Manchester City contro il razzismo
Raheem Sterling Manchester City contro il razzismo

Raheem Sterling scende in campo contro il razzismo, attraverso il Times.

L’attaccante, lo scorso marzo, si tappò le orecchie al quinto gol dell’Inghilterra contro il Montenegro, in segno di protesta contro i tifosi protagonisti di cori discriminatori contro il compagno di Nazionale Danny Rose.

Il giocatore del City oggi ha preso una posizione ancora più decisa contro il razzismo,  pubblicando un manifesto sul quotidiano inglese, dal titolo “Io non voglio che la prossima generazione soffra come me” , in cui chiede misure più dure per arginare questo fenomeno. “Sembra strano che nel 2019, sento il bisogno di scrivere un articolo che richiede cambiamenti radicali in questo sport che adoro. Ma lo faccio perché il problema del razzismo nel calcio è molto serio, molto profondo e molto lontano dall’essere risolto”, dice Streling

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In questo test, firmato da molti personaggi del calcio come Benjamin Mendy, David Ginola, Ruud Gullit, Vincent Kompany, il giocatore offre questa riflessione: “Avere sempre più persone BAME (nero, asiatico e minoranze etniche) in posizioni di leadership in club e organi di governo, assicura pene più coerenti e adeguati per comportamenti razzisti e discriminatori, con un piano d’azione per l’educazione come parte delle sanzioni, non punire i giocatori se lasciano il terreno quando sono vittime di razzismo, cercano sponsor per finanziare i programmi contro il razzismo e incoraggiare i media a prendere le loro responsabilità nei confronti delle responsabilità razzismo”. 

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