L’investimento per il nuovo stadio ha “svuotato” le casse del Tottenham, che è costretto ad un periodo di austerità
Il nuovo Tottenham Hotspur Stadium in questa fase embrionale, rischia di “ridimensionare” il club londinese.
La società per poterlo costruire, ha chiesto un prestito di 735 milioni di euro e per questo prima che il nuovo impianto possa dare i suoi frutti in termini economici, bisogna badare al risparmio.
Secondo il quotidiano spagnolo As, nemmeno con la vittoria della Champions League, il Tottenham riuscirebbe ad ammortizzare l’ingente spesa effettuata. L’eventuale successo in Europa varrebbe 100 milioni di euro (82,3 per la vittoria, più la quota di market pool).
Cifre che potrebbero sicuramente essere utili, ma che non aiuterebbero ad ovviare al problema in tempi rapidi.
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Per questo, gli Spurs devono necessariamente ponderare qualche cessione illustre.
La più probabile appare quella del talento danese Christian Eriksen, che è in scadenza di contratto nel 2020. Perderlo a parametro zero in un periodo del genere sarebbe ancor più deleterio.
Il presidente Daniel Levy attende delle offerte importanti, ma d’altronde la bottega dei londinesi è sempre stata cara.
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