La Juventus conquista l’ottavo titolo consecutivo, arrivato con 5 giornate d’anticipo e distacchi abissali sulle rivali. Il quinto targato Massimiliano Allegri. All’Allianz Stadium, è festa per un traguardo storico, ma l’eliminazione anzitempo dalla Champions League ha provocato nel popolo bianconero una ferita difficilmente rimarginabile.
Doveva essere l’anno giusto con l’arrivo Cristiano Ronaldo, il giocatore che nella sua prestigiosa carriera di queste coppe ne ha conquistate 5, 1 con il Manchester, 4 consecutive con la maglia del Real Madrid. In un video spuntato fuori ieri, il fuoriclasse portoghese ha sottolineato come qualcuno abbia avuto paura martedì sera.
Sembra paradossale ma per il titolo arrivato il rischio che festeggino in pochi è alto. Ormai non è più una notizia, ma nel mirino dei tifosi l’imputato numero uno ha un nome e un cognome: Massimiliano Allegri. Contro l’Ajax la Vecchia Signora è stata presa a schiaffi da una “banda di ragazzini terribili”, già ribattezzati nipotini di Crujiff.
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Nella conferenza stampa di ieri Allegri si è difeso, ribadendo che Cristiano Ronaldo non è sinonimo di vittoria. Sui social, però, la prima parola è stata fallimento. Le storiche critiche verso l’allenatore toscano sono lievitate, spesso trasformandosi in insulti. Il quinquennio europeo del livornese registra due finali, due eliminazioni ai quarti, una agli ottavi.
Inevitabile allora il paragone con Guardiola, fuori anche lui ai quarti con il Manchester City, a settembre tra le favorite per la vittoria finale come la stessa Juventus. “E’ uscito a testa alta” la difesa degli amanti di Pep. Eppure ha incassato 3 reti tra le mura amiche contro il Tottenham, una squadra inferiore e priva del suo giocatore migliore, Harry Kane. Finora lo spagnolo ha alzato la Champions solo con il Barcellona, mancando l’obiettivo anche con il Bayern Monaco. Un dato significativo per un top coach come lui.
Proprio Guardiola è il sogno di molti tifosi juventini, convinti che sia l’uomo giusto per riportare la Coppa nella bacheca bianconera. I rumors parlano di un incontro avvenuto tempo fa a Torino tra il fratello-agente e i dirigenti bianconeri. L’altro nome è quello di Conte. Sarebbe il ritorno di chi ha tolto la Vecchia Signora dalle sabbie mobili post Calciopoli, riportandola nel calcio di vertice. Va ricordato che anche l’ex ct azzurro in Champions fallì.
Pep e Antonio forse resteranno solo suggestioni mediatiche. Tutto dipenderà dall’esito del vertice tra il presidente Andrea Agnelli e Allegri. Conferma o addio? Lo sapremo dopo la conquista dello scudetto meno sentito della storia juventina.
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