Juventus, Allegri: “Champions? Ronaldo non è certezza di vittoria. Contro l’Ajax siamo stati polli. Futuro dopo lo scudetto”.

Massimiliano Allegri Juventus vigilia Fiorentina
Massimiliano Allegri Juventus vigilia Fiorentina

Dopo l’eliminazione dalla Champions League, la Juventus si rituffa in campionato e ha un altro match-ball scudetto.

Domani i bianconeri ricevono la Fiorentina e con un pareggio sarebbero campioni d’Italia per l’ottava volta consecutiva, quinta sotto la guida di Allegri. Di seguito la conferenza del tecnico.

Umore: “Dobbiamo smaltire la delusione dell’eliminazione in Champions, gli alibi li usano quelli che non vincono. Bisogna accettare il verdetto del campo e analizzare quando avremo vinto lo scudetto, che ancora è da vincere, l’annata futura con lucidità. Non bisogna farsi prendere né dall’entusiasmo né dalla depressione. La vita e il calcio vanno avanti, bisogna viverle con distacco certe cose altrimenti si fanno danni”.

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Su futuro: “Non sono a scadenza quest’anno ma dall’anno prossimo. Non abbiamo ancora parlato di nulla perché eravamo concentrati sulla Champions. Ora chiudiamo lo scudetto, lo festeggeremo perché è un traguardo e poi ne riparleremo. Ci sono state tanti difficoltà quest’anno tra gli infortuni e il resto, resta una grande stagione. Il 50% dei trofei lo abbiamo portato a casa. Il dispiacere per la coppa è normale che ci sia”.

Gestione della stagione dopo lo scudetto: “Innanzitutto portiamo a casa lo scudetto, se riusciamo domani ci rimarranno cinque partite. Giocheremo per fare belle prestazioni e buoni risultati, perché la Juventus non può andare in giro a fare figuracce. Da qui alla fine abbiamo degli infortunati certi: Perin, Khedira, Mandzukic, Dybala, Douglas Costa, Chiellini, Caceres e Barzagli. Si rimane in 14/15 e con questi finiremo la stagione”.

Bilancio in Champions: “Si può dire tutto e il contrario di tutto. Ho sempre detto che con l’arrivo di Cristiano Ronaldo non c’era la matematica vittoria della Champions. In questi giorni devo dire che sto imparando molto, sto sentendo in tanti che parlano di calcio e saprò come fare quando rigiocherò un quarto di finale. Alla fine si parla sempre dopo. La Juventus gioca tutti gli anni per vincere ogni competizione in cui partecipa. Siamo arrivati a giocarci due quarti di finale non nelle migliori condizioni, abbiamo perso e giustamente siamo andati a casa”.

Su Ronaldo e Cancelo: “Ronaldo ha fatto una stagione straordinaria e domani giocherà. Cancelo è un giocatore importante, sta a lui cercare di migliorare per diventare uno dei terzini più bravi del mondo; dipende tutto da lui”.

Su frase di Ronaldo “non faccio miracoli” e il gesto in cui evidenzia che qualcuno ha avuto paura:  “Conferma che il suo arrivo alla Juventus non comporta la vittoria sicura. Il Barcellona di Messi quest’anno dopo quattro stagioni gioca una semifinale. Abbiamo preso gol in modo rocambolesco, per un tiro che chissà dove finiva ed è andato sui piedi di uno che poi ha segnato. Se vince solo una il campionato vuol dire che abbiamo fatto una grande stagione. Poi domani se vinciamo lo scudetto apriamo l’uovo di Pasqua, mangiamo un po’ di cioccolata fondente che porta il buonumore e poi si vede.

Sul bel gioco che paga: “Martedì abbiamo giocato meglio che ad Amsterdam, ma su quelle quattro palle perse da polli su cui abbiamo subito ripartenze, hanno fatto sembrare una grande partita. Ma ora è inutile starne a parlare, sono andati avanti loro perché hanno fatto meglio”.

Indicazioni sul futuro: “Ho riguardato due volte la partita dopo la fine della gara perché sono di coccio. Le riflessioni vanno fatte con lucidità e distacco, valutando i singoli giocatori capendo cosa abbiamo fatto bene e dove abbiamo sbagliato. Un risultato negativo non cambia il grande lavoro di quest’anno, perché nelle difficoltà dell’annata si porta a casa scudetto e Supercoppa”.

Se tornasse indietro preparazione diversa: “Abbiamo giocato una Coppa Italia a Bergamo con Bonucci e Barzagli infortunati, Chiellini fuori dopo 10 minuti, Benatia dal 1° dicembre al 31 gennaio non ha voluto più giocare. A Berlino Barzagli giocò con uno strappo la finale. In Champions bisogna avere la bravura e la fortuna che tutto vada liscio in quel momento lì.

Cosa sia aspetta domani dai tifosi e sui tanti infortunati: “Sarebbe l’ottavo scudetto, quindi penso sia motivo di orgoglio. Mi aspetto una festa. Venire allo stadio senza festeggiare sarebbe da folli e sbagliato. Un trofeo vinto è sempre da celebrare. Nel lavoro ogni anno facciamo un’analisi con lo staff per capire cosa è andato e dove si può migliorare, in relazione anche alle problematiche che abbiamo avuto. Ai ragazzi non posso rimproverare nulla. Devono essere orgogliosi, certo anche dispiaciuti perché volevamo arrivare in fondo ma non si può vincere sempre. Ma ora siamo vicini a un traguardo storico che è l’ottavo scudetto”.

Domani in campo qualche giovane: “Giocherà la formazione migliore, perché finché non c’è la matematica bisogna giocarsela fino in fondo. A Ferrara abbiamo perso la possibilità di vincere il campionato a 12 minuti dalla fine”.

Stato d’animo di Ronaldo: “È il futuro della Juventus, è un giocatore straordinario e farà una grande stagione anche l’anno prossimo. È sereno, è deluso come lo siamo tutti perché siamo usciti dalla Champions che avremmo voluto vincere. Il calcio è fatto di gioie e amarezze”.

Scelte per domani: “Domani abbiamo Cuadrado in più, partirà titolare. Poi per il resto vedremo. Dovrà essere una bellissima giornata perché abbiamo uno scudetto da festeggiare.

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