Il tecnico della Roma Claudio Ranieri parla in conferenza stampa, a due giorni dalla sfida contro l’Inter, in programma sabato sera a San Siro.
La squadra giallorossa, reduce da due vittorie consecutive, è quinta, ad un solo punto dal Milan.
Inter avversario nel 2010: “Già mi fa effetto essere allenatore della Roma, esserne tifoso mi rende orgoglioso. Giocare contro l’Inter a San Siro è una bella sfida”.
Decisiva per la Roma: “Una sconfitta non cambierebbe il nostro umore. In caso di risultato positivo sarebbe una spinta notevole in chiave Champions League“.
Su Nzonzi: “Ho visto tutti ragazzi bene. Le mie considerazioni saranno fatte venerdì. Pellegrini certo ha un passo più veloce, ma anche Nzonzi è importante”.
>> Se vuoi rimanere aggiornato sul meglio delle notizie di Sport >> CLICCA QUI
Differenza tra piazza interista e romanista e su Spalletti: “Non giudico il lavoro dei miei colleghi, perché i fattori in gioco sono spesso figli di piccoli particolari. Rispetto alle piazze, ognuna ha sue particolarità Spalletti sicuramente conosce bene Roma e sta conoscendo Milano. Io lì ho avuto poco tempo, persi Motta e Coutinho. Quando Motta andò via ci siamo spenti”.
Dzeko e Schick ancora insieme?: “Io non cambio idea, sono come un farmacista e devo valutare i miei giocatori. Domani rifarò tutte le mie considerazioni rispetto ai 90 minuti”.
Sul ruolo di Zaniolo: “Nicolò non sta nel suo momento migliore. Credo che il suo ruolo più indicato sia mezzala a tutto campo, anche per la sua conformazione fisica. Almeno in questo momento”.
Su essere profeti in Patria: “Io mi trovo bene qui, comunque mi brillano gli occhi anche per il Cagliari, che mi ha dato il trampolino di lancio. Nel cuore quindi ho la Roma e il club sardo. Non mi sento un profeta, ma un professionista che alcune volte ha avuto buone possibilità, altre meno. Il mio karma è di essere andato nelle squadre sempre in momenti particolari”.
Dopo due vittorie consecutive maggiore autostima e più conoscenza dei giocatori: “Certamente. Questo mese e mezzo ci ha portato ad una conoscenza migliore. Loro devono capire solo me, io tutti loro. Abbiamo certamente più autostima dopo i due successi di fila. Ripeto, sabato ci cambia solo se vinciamo”.
Su dichiarazioni di Conte che cerca una società con un progetto. La Roma può offrirglielo: “Non lo so. Io devo pensare a portare questa squadra più in alto possibile. Penso a quest’anno, poi dipende dalla volontà del Presidente e da come finirà il campionato, se si arriverà o meno in Champions“.
Su schieramento attacco contro l’Inter: “Come detto, domani valuterò bene quanti giocatori possono giocare 90 minuti”.
Se vuole ancora una squadra giudiziosa dopo i due successi di fila: “Dobbiamo essere sempre giudiziosi. Mi piace giocare all’attacco e dare emozioni ai tifosi. Sono uno pratico, in base ai giocatori che ho mi regolo. Non voglio che rischino. Ora dobbiamo essere pratici, lottando su ogni pallone e far capire ai nostri tifosi che vogliamo vincere. Devo trovare gli strumenti idonei affinché questo accada”.
Leggi anche – Roma, Conte, Totti chiama l’ex ct per la panchina giallorossa.