Il tecnico della Fiorentina Vincenzo Montella parla a due giorni dalla sfida contro la Juventus, di scena sabato a Torino.
L’allenatore campano è subentrato la scorsa settimana all’esonerato Stefano Pioli ed ha esordito con un pareggio, contro il Bologna al Franchi. La squadra viola naviga a metà classifica, fuori dall’Europa. I bianconeri, eliminati dalla Champions League, con un punto conquisterebbero l’ottavo scudetto di fila, quinto della gestione Allegri.
Come dare coraggio alla squadra: “Stiamo lavorando sulle conoscenze in base al mio pensiero. Anche se in questo finale dovrò essere io ad adattarmi di più ai ragazzi. Con il Bologna ho comunque visto una squadra con coraggio, che ci ha provato fino alla fine. Siamo all’inizio di un nuovo percorso. Queste settimane mi serviranno per capirne di più e per progettare con la società. Adesso abbiamo una partita molto importante per la città. Poi, con l’Atalanta, ne avremo un’altra per accedere all’Europa”.
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Impedire alla Juventus di festeggiare lo scudetto: “Da professionista devo pensare alla mia squadra, alla nostra partita. Non alla giornata dell’avversario. Se ho un ricordo del famoso 4-2? Prima, insieme a qualche magazziniere, ho riletto degli articoli di giornale su quella giornata fantastica”.
Sulla Juventus giù di morale dopo la batosta in Champions: “Lo spero, ma troveremo una squadra forte, abituata a rialzarsi e a combattere. Mi aspetto un avversario feroce. Deluso ma in grado di cambiare pagina velocemente. Noi bisogna pensare al nostro percorso per gli obiettivi futuri”.
Sulla Fiorentina in futuro come l’Aiax: “In Primavera ci sono tanti prospetti importanti, qualcuno lo chiamerò per la trasferta di Torino. Per ottenere i risultati dell’Ajax bisogna avere pazienza, che in Italia non c’è. Quel metodo di gioco parte dal settore giovanile, qui invece guardiamo solo ai risultati immediati. L’Ajax ha faticato per anni in Europa, nessuno li ha mai criticati. Poi il metodo vince se ci sono calciatori adatti e forti. Sicuramente, da parte nostra, c’è la volontà di costruire una squadra importante e di avere identità”.
Chiesa osservato speciale della Juventus: “Per me è un calciatore moderno e straordinario, che può giocare nella Juventus o nelle migliori d’Europa. Ma non vi dimenticate che lui adesso è un calciatore della Fiorentina. Poi, quando finirà il ciclo, parleremo anche di mercato. Per ora è un nostro giocatore e lui si deve abituare alle voci”.
Sulla crescita di Bernardeschi: “L’ho fatto debuttare io, poi si fece male in allenamento. Un grande pregio che ha la Fiorentina è che non influisce nelle scelte tecniche dell’allenatore. Se lui esordì in quel periodo, è perché lo decisi io”.