La Lazio di Inzaghi perde a San Siro fra le polemiche, decisivo un rigore di Kessie che getta benzina sul fuoco per quel che concerne la condotta arbitrale. Biancocelesti irritati con il direttore di gara.
La Lazio corre, lotta, suda ma non segna. I ragazzi di Inzaghi perdono lo scontro diretto col Milan per un posto in Champions. Tre punti ai rossoneri non senza polemiche, decide la gara un rigore di Kessie accolto fra le proteste. Disappunto costato la panchina ad Inzaghi, infatti il tecnico biancoceleste è stato allontanato per una reazione veemente a causa delle decisioni arbitrali. Lazio che recrimina qualcosa e, forse, sente di aver perso un’occasione importante nonostante le energie spese nei 90 minuti.
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Infatti, il direttore sportivo biancoceleste Tare si è presentato ai microfoni di Sky per esprimere il punto di vista della società capitolina sugli episodi arbitrali e la condotta di gara, congedando Simone Inzaghi che ha preferito non esprimersi nel post gara.
“È successo quello che pensavamo, speravamo che questa partita si potesse decidere sul campo e non dagli episodi. Vedendo le immagini c’è un contatto forte tra Rodriguez e Milinkovic, invece fischiano due rigori in trenta secondi al Milan. Penso sia un record. Ora dobbiamo rimanere a mente fredda per giocare bene l’ultima parte di stagione”, ha precisato Igli Tare che successivamente rincara la dose: “Immaginavamo che dopo le discussioni in settimana con Leonardo potessero accadere questi episodi, speravamo che la gara venisse valutata con un pochino più di freddezza. Ma non facciamo le vittime, pensiamo alla prossima partita”, ha tagliato corto il ds.