Il direttore sviluppo strategico area sport del Milan, Paolo Maldini, ha parlato a DAZN di presente e futuro del club.
Milan-Lazio: “Il ricordo più vivo è sicuramente il mio autogoal da centrocampo nell’89. Ogni volta che giochiamo contro di loro lo fanno rivedere perchè coincide con l’ultimo successo della Lazio a San Siro, sono passati 30 anni. I biancocelesti negli anni ’90 erano una squadra di straordinario livello in Italia e in Europa”.
Quarto posto: “Ci giochiamo la Champions League e la Coppa Italia con loro. Abbiamo difficoltà con le squadre che ci precedono in classifica, e infatti abbiamo perso praticamente con tutte. Ma se dovessimo vincere sabato con la Lazio, con quelle che ci sono dietro, avremmo un vantaggio nel confronto diretto con tutte”.
Stagione positiva: “Siamo molto contenti perchè dopo tanti anni siamo lì a lottare. La qualificazione in Champions non era nemmeno un obiettivo richiesto. Adesso che ci siamo, vogliamo giocarci tutte le nostre carte. È un momento di difficoltà, ma siamo sempre quarti. Abbiamo avuto alti e bassi, come tutte le squadre tranne la Juventus, ma per la prima volta negli ultimi 7 anni ci giochiamo qualcosa di importante. E questa è la scintilla che ci fa credere che siamo favoriti per il quarto posto”.
Gattuso: “Rino finora è stato bravissimo, non è mai stato in discussione. Abbiamo grande fiducia in lui ed è inopportuno parlare di quello che sarà l’anno prossimo. Anche se veramente non esiste nessuna idea che sia diversa da quella di proseguire con lui“.
Romagnoli: “Ci vuole tempo per valutare i giocatori, e soprattutto per valutare i capitani. Io sono arrivato ad esserlo paradossalmente prima nella nazionale nel ’94 quando Franco Baresi ha smesso, e dopo del Milan, a 29 anni. Mi son reso conto che ad una certa età, alcune cose non sono naturali. Abbiamo chiesto ad Alessio di accelerare in questo percorso, e lui lo sta facendo molto bene. E’ un ragazzo abbastanza silenzioso come lo ero io. A volte ti trovi in una squadra che ti trascina, sicuramente il Milan degli ultimi anni non ha aiutato Romagnoli, noi ci aspettiamo che sia lui ad aiutarci ad essere il Milan del passato“.
>> Se vuoi rimanere aggiornato sul meglio delle notizie di Sport >> CLICCA QUI
Nuovo Maldini: “Ho smesso ormai 10 anni fa, ho cambiato completamente vita e credo che sia importante per un calciatore riuscire a staccare prima di prendere un’altra decisione. L’ho fatto, ho dato tempo e spazio alla mia famiglia, ora lavoro quasi 24 ore su 24. La carriera da dirigente è molto impegnativa, non ho più weekend liberi. Questo è il bello e il brutto di questo lavoro. La struttura della società è molto complessa, mi sono reso conto lavorando accanto a Leo, che ha una visione a 360 gradi, di quante componenti si debbano tenere in considerazione per raggiungere un risultato”.
Deferimento UEFA: “Non c’è particolare sorpresa da parte nostra, sarà una cosa che si risolverà a fine stagione. Prima del Financial Fair Play c’era un deficit del calcio europeo di 2 miliardi di euro, adesso si è azzerato questo debito. È anche vero che ad una società sana e senza debiti non si può impedire di investire per tornare grandi perchè altrimenti il gap con le grandi squadre europee non si colmerà e saranno sempre le stesse ad arrivare in fondo alle competizioni. Se questo può compromettere la prossima stagione? Può darsi che ci saranno delle sanzioni, ma quanto accaduto nei giorni scorsi è una cosa conosciuta“.
LEGGI ANCHE: Milan, Maldini: “Gattuso l’allenatore giusto, vogliamo riscattare Bakayoko”.