Il tecnico rossonero Gennaro Gattuso presenta lo spareggio Champions League contro i biancocelesti
Vigilia importante per il Milan di Gattuso, atteso dallo scontro diretto per l’Europa che conta al cospetto della Lazio di Simone Inzaghi.
Il tecnico milanista non ha mai perso in carriera contro il collega capitolino. Lo score recita due pareggi e due vittorie (di cui una una rigori in Coppa Italia) a favore del milanista.
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FATTORE SAN SIRO – “Ho letto che quest’anno a San Siro ci sono stati più di due milioni di tifosi. Un numero incredibile. Ci dà entusiasmo. Ma dobbiamo essere bravi noi. Domani ci sono altri 60mila, è una responsabilità per noi. Serve una buona prestazione per gasarli”.
LAZIO – “La Lazio a livello fisico somiglia alla Juventus, è ben messa in campo. Quando vanno sul fondo riempiono sempre l’area con quattro o cinque uomini. Non basta giocare bene, va messa cattiveria agonistica e voglia. E giocare a calcio nel miglior modo possibile. Ma non bisogna dimenticare che da quando ci sono io contro di loro abbiamo sempre fatto fatica a livello fisico”.
ATTEGGIAMENTO – “Mi piacerebbe rivedere il Milan della Juventus, ovviamente senza gli errori. Cioè una squadra che crede in quello che fa, che si aiuta, che mantiene il campo. Voglio vedere la stessa mentalità e la stessa voglia”.
ARBITRI – “Abbiamo fatto una buona settimana. La squadra è viva. Degli arbitri se ne è già parlato abbastanza. L’errore ci può stare, basta parlarne. Lo sappiamo tutti che sono stati fatti degli errori, ma non vogliamo creare alibi. Rocchi? Perfetto, è una garanzia. Solo in Italia sento fare questi discorsi. Se sbaglia l’arbitro viene fermato. Non bisogna pensare a mala fede o buona fede. Noi dobbiamo pensare a giocare e a rispettare il loro lavoro. Rocchi arbitra da tantissimi anni”.
ROMA – “A me sembra assurdo. Le parole di Maldini le avete ascoltate tutti. Sono molto contento di quello che ha detto. L’obiettivo nostro è quello di tornare in Champions League. Le altre sono chiacchiere da Bar. Totti non lo sento da quattro o cinque mesi, l’ho chiamato al suo compleanno. Sono un tesserato e non posso parlare di altro. Non credete a quello che si dice. Sarebbe da sciocchi e irrispettoso nei confronti del Milan”.
PAREGGIO – “Noi giochiamo per vincere. Sappiamo che è difficile, ma non stiamo qua a fare calcoli. Prepariamo la partita per portare a casa la partita. Difesa? Vediamo domani”.
SUSO UOMO CHAMPIONS – “Mi piacerebbe vedere il primo Suso di quest’anno. Con la Juventus ha fatto bene. Vorrei rivedere la sua qualità, perché ci può dare una grandissima mano”.
RECUPERI – “Donnarumma dovrebbe essere dei nostri la prossima settimana. Paquetà migliora tantissimo, domani o dopo domani correrà sulla sabbia. Sta migliorando. Gigio settimana prossima, Lucas vediamo com’è la situazione nei prossimi giorni”.
SAMPDORIA-ROMA – “L’ho vista sul pullman ed è stata una partita aperta. Poi un episodio ha avvantaggiato la Roma, ma è stata equilibrata. L’Atalanta abbina qualità e forza fisica, sembra non faccia fatica quando gioca. Hanno una grande mentalità. Sono unici, solo loro sanno fare quel tipo di gioco”.
RESPONSABILITA’ – “Sento la responsabilità di tutti gli allenatori. Qua la sento un po’ di più, ho giocato per tantissimi anni col Milan e ho vinto tanto. Ma ho sempre pensato, e chi lavora con me lo sa, che mi trovo a mio agio quando le cose non vanno bene. Non ho paura. Vivo male quando si vince, quando c’è troppa allegria. Do il meglio nei momenti di difficoltà. Quando vedo troppi sorrisi faccio fatica… Vivo bene il momento, so di avere delle responsabilità ma penso a lavorare”.
CALCI PIAZZATI – “Io non faccio il mago. So quello che facciamo durante la settimana, quanto lavoriamo sui calci piazzati. Poi non posso garantire che un corner possa essere calciato sempre bene. Non ho questo potere. Ma non li calciamo bene, sono d’accordo. Se Calhanoglu e Suso non riescono ad alzarla è un problema loro, non di quello che facciamo. Io mi arrabbio quando vedo la palla che non si alza, ma che si può fare. Mi devo mettere vicino a loro con una frusta…”.
ESPERIENZA – “Se le cose non vanno bene è troppo facile parlare di ciò che ci manca. Stiamo facendo un percorso tutti, calciatori e allenatore. Solo le partite possono farci migliorare. Rispetto all’anno scorso c’è più mentalità e ci sono ancora ampi margini di miglioramento”.
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