Marc Marquez arriva ad Austin con grande entusiasmo. Dopo l’ottimo secondo posto in Qatar, ha vinto in Argentina dominando e adesso in Texas si corre su una pista nella quale ha sempre vinto. Dal 2013 lui si è aggiudicato tutte le gare MotoGP disputate al COTA (Circuit of the Americas).
Nella conferenza stampa di oggi il pilota del team Repsol Honda si è mostrato fiducioso per questo weekend, anche se non si monta la testa per i successi passati: «Austin dal 2013 è un ottimo circuito per me, ma ogni anno è diverso. Arriviamo in forma, ho vinto in Argentina ed ero andato bene in Qatar. Cercheremo di lavorare come sempre, senza fare follie e vedremo cosa succederà. Vedremo anche come sarà il meteo, per domenica c’è qualche incertezza. Difficile fare il giro perfetto qui, ci sono tante curve e frenate con tanti possibili errori. L’asfalto è un po’ disconnesso, lo hanno modificato e dovremo verificarlo».
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Fino a poco tempo fa la sua spalla sinistra non era al 100%, ma adesso Marquez si sente finalmente a posto: «Questo tracciato è uno dei più difficili fisicamente, però mi sento in forma. A volte sento qualcosa alla spalla, ma non crea problemi alla guida. In queste settimane mi sono allenato per prepararmi a questo GP e sento che la situazione è migliorata. Mi sento al 100%, la spalle è a posto».
Al fenomeno di Cervera viene domandato se vincerà ancora ad Austin e ovviamente auspica di potersi ripetere: «Tutto può succedere, niente è impossibile. Vedremo se vincerò ancora, spero di sì. Spero di essere in forma e fare un weekend solido, facendo tutti gli step necessari per vincere».
Il cinque volte campione MotoGP risponde in merito alla penalizzazione di Cal Crutchlow in Argentina: «Non ha guadagnato niente, ma la regola dice che se sposti la moto vieni penalizzato. È importante avere una regola rigida. Ovviamente è difficile perdere punti così».
Il pilota spagnolo viene interpellato sulle modifiche della pista di Austin, ritenuta eccessivamente disconnessa: «Ho visto l’asfalto e ci sono state modifiche, anche se non quello che avevamo chiesto in Safey Commission. Vedremo cosa succederà, è disconnesso e speriamo abbiano fatto un buon lavoro».
Un commento anche sulla stretta di mano con Valentino Rossi dopo la gara in Argentina: «Era il momento per farlo, non ho mai avuto problemi e lo rispetto».
Matteo Bellan