MotoGP, Dovizioso: “Difficile battere Marquez, ma ora sono più forte”

Andrea Dovizioso MotoGP Austin

Andrea Dovizioso è secondo nel campionato MotoGP 2019 e approda ad Austin con la consapevolezza che sarà difficile vincere. Come in Argentina, anche negli Stati Uniti il favorito è Marc Marquez. Sul circuito texano ha sempre vinto il rivale della Honda, dunque sarà fondamentale andare almeno sul podio. Come a Termas de Rio Hondo.

Il pilota della Ducati ha esordito facendo riferimento al GP dell’Argentina e spiegando le sue sensazioni per Austin: «Sono contento del weekend in Argentina, avevamo passo buono e non ce l’aspettavamo. Sarebbe positivo ripeterci qui. Marquez è il re di questo circuito, sarà difficile lottare con lui. Cercheremo di fare il massimo dei punti, sono rilassato e dobbiamo lavorare. La nostra base è buona, mi aspetto di essere più competitivo che nel 2018. Il nostro assetto è migliorato, abbiamo più equilibrio. Per questo siamo stati competitivi in Argentina e penso che lo saremo pure qui».

Dovizioso è consapevole che Marquez sia il favorito, però spera di poter dire la sua nel weekend: «Sarà difficile batterlo, ma tutto è possibile. Mi aspetto di essere più competitivo, vedremo domani dalle libere quali sarà il nostro livello».

Al rider forlivese viene domandato della penalità inflitta a Cal Crutchlow a Termas de Rio Hondo. Questa la sua replica: «Difficile dire qualcosa, però sarà interessante andare in Safety Commission domani. Penso che lui non abbia guadagnato nulla, ma si è mosso leggermente. Le regole sono chiare, se ti muovi commetti un errore. Dobbiamo parlarne e capire se si possa gestire diversamente queste situazioni. Capisco la rabbia di Cal, è brutto perdere punti per questo».

Dovizioso commenta poi la situazione della pista di Austin, che non dà buone sensazioni ai piloti nonostante gli interventi per migliorarla: «Devo ancora verificare l’asfalto, ma non è possibile risolvere il problema completamente ed è un peccato perché è una pista bellissima altrimenti. Può essere difficile guidare con questi bump».

Infine ricorda Nicky Hayden, pilota americano che fu anche suo compagno in MotoGP in passato e che purtroppo nel maggio 2017 è deceduto: «L’ho incontrato all’inizio della mia carriera, in Honda. Ho molti ricordi di lui, anche gli anni in Ducati. È sempre stato bello avere a che fare con lui. In Giappone a Motegi prendemmo il taxi assieme, lui pressava il tassista ad andare più veloce all’aeroporto. Fu divertente».

 

Matteo Bellan

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