Lo scorso anno sulla panchina dell’Italia Under 19 sfiorò il titolo Europeo, perso in finale contro il Portogallo solo dopo i calci di rigore. Ora è ct dell’Under 20, dal 23 maggio al 15 giugno prossimi impegnata ai Mondiali che si svolgeranno in Polonia. Paolo Nicolato, in esclusiva a Sportnews.eu parla della rassegna iridata e dei talenti azzurri, in particolare di tre che ha allenato: Kean, Toniali e Zaniolo.
Mister Nicolato, tra un mese e mezzo scattano i Mondiali. Italia nel girone con Messico, Giappone ed Ecuador. Quali sono le ambizioni azzurre?
“Intanto di mettere in campo una formazione il più competitiva possibile. Tanti ragazzi sono alla prima esperienza in un torneo così importante. Il girone non è facile, ma punteremo a passarlo. Poi si vedrà. Sicuramente vogliamo fare una bella figura, come lo scorso anno agli Europei Under 19”.
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A proposito degli Europei Under 19, in quella squadra, tra gli altri aveva Kean, Tonali e Zaniolo. Ci descrive questi calciatori?
“Kean ha grandi qualità, dal fisico esplosivo, ha il senso del sacrificio, lavora molto per la squadra, ha volontà, capacità, il suo obiettivo è focalizzato sempre verso la porta e fa sempre gol. Nelle nostre nazionali ha giocato sempre sotto età. Zaniolo l’ho fatto esordire nell’Under 18. E’ un ottimo compromesso tra qualità e quantità, cosa non usuale, mi fa pensare a Ballack. Da metà campo in su può fare diversi ruoli. Ha buon piede, capacità di fare gol, è anche uomo assist. Molto bravo anche nella fase di non possesso, è il prototipo del giocatore moderno. Tonali è un ragazzo molto intelligente, bravissimo nella lettura del gioco, anche lui è molto duttile tatticamente. Viene accostato a Pirlo, ma ha caratteristiche diverse”.
Chi di questi tre può diventare un fuoriclasse?
“E’ presto per dirlo perché parliamo comunque di ragazzi molto giovani. Moise fa bene ad avere grandi ambizioni, dovrà continuare a mantenersi ad alti livelli. Lascia ben sperare, indubbiamente ha doti fuori dal comune. Nicolò ha il futuro nelle sue mani. Sandro sorprende per la grandissima personalità, malgrado l’età”.
Restando ai giovani, l’Italia a che punto è?
“Negli ultimi anni abbiamo ottenuto risultati importanti con le varie Nazionali. Abbiamo dei giovani top, ma in numero inferiore rispetto ad Inghilterra, Francia, Portogallo, Spagna, Olanda e Germania. Abbiamo meno scelta”.
Il ct Mancini può sorridere per il futuro?
“Guardando la squadra che il ct Di Biagio metterà in campo agli Europei Under 21, abbiamo davanti a noi le annate 97′, 98′, 99′ e in parte 2000, con ragazzi che fanno ben sperare e daranno grandi soddisfazioni anche alla Nazionale maggiore“.
Rispetto all’estero forse diamo poco spazio ai giovani…
“Questa è una vecchia storia. Dipende da tante cose, sicuramente il percorso che noi facciamo fare ai nostri giocatori è complesso e non sempre li valorizza, forse dovrebbe essere un po’ riscritto“.
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