Francesco Totti, a Doha, in veste dirigenziale, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Bein Sports. L’ex capitano giallorosso ha parlato della sua nuova carriera, della Nazionale e del Mondiale in Qatar.
In questa fase dell’anno, Francesco Totti è molto attivo. Non più sul campo, ma in campo per la Roma. Via gli scarpini, ora le sue giornate cominciano con un nodo della cravatta ben stretto, abbinato ad una giacca elegante. Al posto dei pali, colonne di uffici per meeting e incontri: da giocatore a dirigente.
A Doha, in questi giorni, si è svolto un workshop chiamato “Together AS Roma” in cui la società giallorossa ha tenuto un incontro con i principali sponsor. Si è parlato d’investimenti, dunque. Quale miglior testimonial di Francesco Totti per esportare ovunque, con credibilità, il marchio Roma? La metamorfosi che ha coinvolto l’ormai ex capitano romanista, da simbolo in campo ad ambasciatore fuori, è stata raccontata ai microfoni di Bein Sports.
Schietto come sempre, il dirigente giallorosso ha raccontato cosa lo aspetta: “È un altro lavoro, molto impegnativo, molto passionale e l’ho intrapreso con lo spirito giusto, come se facessi il calciatore. Inizia una nuova avventura e sono molto contento”. Un cauto ottimismo trapela dalle parole di Totti, che successivamente specifica: “Quando sei dirigente, c’è più pressione rispetto a prima. In campo bastava un guizzo per risolvere le partite, adesso ho un incarico più difficile”.
>> Se vuoi rimanere aggiornato sulle principali notizie sportive >> CLICCA QUI
Terminata l’introduzione, il “ragazzo” di Porta Metronia torna a parlare del suo rapporto con la squadra: “Vado a Trigoria tutti i giorni, vivo lo spogliatoio come un giocatore. I rapporti con i giocatori, l’allenatore, vado in ritiro con la squadra… Da quel punto di vista non mi manca niente, la cosa che mi manca veramente è spogliarmi la domenica”.
L’attaccamento viscerale al lato sportivo è rimasto, quindi. C’era da aspettarselo. Infatti, Totti non esita a dire la sua sulla Nazionale Italiana: “Mancini sta facendo un buon lavoro, ha la possibilità di allenare questa nazionale piena di talenti giovani. Fortunatamente ci sono parecchi giocatori della Roma: Cristante, Pellegrini, El Shaarawy, Florenzi, Zaniolo… Giocatori per noi fondamentali e la società Roma è contenta di avere questi nazionali che possano portare i colori in tutto il mondo. Abbiamo una nazionale che può far bene e deve far bene, deve tornare sul tetto del mondo”.
La Roma e l’Azzurro: legami importanti che continuano, quel che invece potrebbe sembrare una novità è il territorio del Qatar – sede del meeting – Totti commenta così: “Ci ero stato solo di passaggio, non l’ho visitata quotidianamente. Ho avuto questi 2-3 giorni la possibilità di visitare un po’ di cose, sono rimasto basito. Anche se dicono tutti che sei nel deserto ed è diverso da una città normale, ma tra palazzi, grattacieli, monumenti… Sono cose piacevoli da vedere, col Mondiale avrò l’occasione di vedere più cose”.
E parlando del Mondiale, l’ex capitano giallorosso sottolinea: “È un’esperienza bellissima soprattutto per questa città e questo Paese. Ospitare un Mondiale è gratificante, non è una passeggiata ma è un lavoro h24. Si devono dare tante possibilità alle squadre e agli abitanti, ma questo Paese lo prospetta e sarà un mondiale bellissimo. Sono contento si possa fare qui”, conclude Totti.