Sembra ieri ma sono passati 18 anni. Il Chievo Verona è stato promosso in serie A il 17 giugno 2001, giorno in cui la Roma di Capello ha vinto il suo terzo ed ultimo scudetto.
Da quel giorno i gialloblù sono sempre stati nella massima divisione nazionale tranne una breve parentesi nel 2007 con la retrocessione in B ma subito rimossa con la promozione.
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Oggi in maglia bianca contro il Sassuolo è arrivata la condanna, non matematica, ma ormai ci siamo. Oggi pomeriggio lo stadio di Reggio Emilia, con pochi intimi presenti, pioggia battente e l’ennesimo errore arbitrale a condannare il piccolo Chievo di Campedelli con un sonoro 4-0!
Una stagione nata male e finita peggio per i clivensi, ma sempre con onore e qualche risultato a sorpresa conquistato con i denti e la cattiveria di Sorrentino e Giaccherini e numerose decisioni controverse del VAR messo sotto accusa dal tecnico Mimmo Di Carlo. “Noi abbiamo le nostre colpe ma fateci giocare. Siamo sempre penalizzati” dice.
La bagarre nella melma della zona calda è sempre più dura perché Empoli, Udinese e soprattutto Spal si sono messe a correre! Anche il Bologna con il serbo Mihajlovic ha cambiato passo ed ora sarà ancora più complicato tenere la categoria.
Rischia grosso anche il Genoa orfano di bomber Piatek…
Il Frosinone si è rialzato dopo la prima vittoria in casa trovata in extremis sul Parma, che ormai ha mollato gli ormeggi. Mentre il Bologna è stato demolito 4-1 dall’Atalanta che punta alla Champions!
Le gare clou del prossimo turno sono Udinese-Empoli, Fiorentina-Frosinone e proprio Bologna-Chievo. Ma i veronesi hanno solo 11 punti contro i 20 dei ciociari allenati da Baroni.
LOTTA SALVEZZA: Serie A: vittoria per Frosinone, Inter, Spal e Torino. Pareggia la Roma