Juventus, Miralem Pjanic ha difeso Blaise Matuidi e Moise Kean, vittime di cori razzisti durante la partita di martedì sera.
“Blaise è molto dispiaciuto. E ci ha detto che la prossima volta lascerà il campo“. Queste le rivelazioni del bosniaco riferendosi al compagno di squadra francese, nel mirino di alcuni tifosi a Cagliari, già nel gennaio del 2018.
Il calciatore è entrato nel merito anche dell’esultanza di Kean, ritenuta da alcuni, Bonucci compreso, provocatoria: “Io non credo che un’esultanza possa avere a che fare con questi cori. Ognuno può gioire nel modo in cui vuole, anche io potevo segnare, e farlo nella stessa maniera e sarebbe successa la stessa cosa”.
Poi prosegue: “Il razzismo è legato alla persona, l’esultanza cosa c’entra? Assolutamente nulla, poi se l’arbitro pensa che si tratti di una provocazione nei confronti dei tifosi può andare da Kean e ammonirlo. Ma a prescindere da ciò che accade sul campo, i cori non devono esistere. Perciò spero che le persone giuste facciano il necessario perché non succeda mai più una cosa del genere“.
Infine conclude: “E’ il secondo anno in cui Matuidi viene qui e vive questa situazione: è una cosa brutta. Ci dispiace perché loro l’hanno vissuta male, come noi che abbiamo visto quanto i ragazzi fossero tristi dopo la partita. E non mi riferisco solo a Kean e a Matuidi, c’è anche Alex Sandro. E nella squadra del Cagliari ci sono alcuni giocatori di colore“.
Nella giornata di ieri molti calciatori hanno supportato Kean dopo il suo post su Instagram, come Koulibaly, lo stesso Matuidi ed addirittura Raheem Sterling che ha anche attaccato Leonardo Bonucci per le dichiarazioni a fine gara.
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