Arrivato in sostituzione dell’esonerato Pioli, Simone Inzaghi ha svolto un gran lavoro in biancoceleste
Esattamente tre anni fa la Lazio usciva sconfitta dal derby contro la Roma in maniera piuttosto roboante (4-1).
Una debacle che costò cara a Stefano Pioli, già reduce da risultati non proprio esaltanti nel corso di quella stagione. A sette giornate dal termine del campionato il ds Tare decise di promuovere in prima squadra il tecnico della Primavera Simone Inzaghi.
Doveva essere una soluzione ad interim, in attesa di un nuovo allenatore da ingaggiare a giugno. Poi la rinuncia di Marcelo Bielsa gli ha aperto definitivamente le porte di Formello.
Il destino ha voluto che fosse lui a guidare l’aquila e a riportarla in alto dopo una stagione fallimentare. Fin da subito ha ricompattato l’ambiente (che conosce bene) e ha ridato una mentalità alla squadra.
Il suo grande spirito lavorativo e soprattutto il suo attaccamento alla causa hanno fatto il resto. Le sue esultanze da tifoso della Curva Nord sono indice di quanto oltre la professionalità, conti anche il coinvolgimento emotivo per poter far bene.
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Simone Inzaghi: tre anni di grandi soddisfazioni
Analizzando nel dettaglio il lavoro svolto da Simone Inzaghi nel corso della sua avventura sulla panchina biancoceleste, ci sono quasi esclusivamente dei risvolti positivi.
Tralasciando le sette giornate della Serie A 2015/2016 che avevano poco da dire, dal 2016/2017 ha aperto un ciclo decisamente interessante.
Nella suddetta annata ha ottenuto la qualificazione in l’Europa League ed è arrivato in finale di Coppa Italia (persa per 2-0 contro la Juventus).
La consacrazione però avviene nel 2017/2018 con la conquista della Supercoppa Italiana ed un campionato strepitoso (nonostante il “tragico” epilogo contro l’Inter) con ben 89 reti realizzate (miglior attacco e record della storia del club).
Il tutto impreziosito da un cammino in Europa League che se non fosse stato per i “5 minuti di Salisburgo”, avrebbe potuto regalare soddisfazioni ben maggior.
Quest’anno invece dopo un inizio un po’ altalenante, c’è la possibilità di centrare la qualificazione alla prossima Champions League e di alzare al cielo la Coppa Italia.
Servirà un finale di stagione importante per mettere la ciliegina sulla torta a questo grande lavoro iniziato un triennio fa.
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