MotoGP: Marquez esalta Rossi e Dovizioso dopo la gara in Argentina.
Marc Marquez fenomenale del recente gran premio a Termas de Rio Hondo. Partito dalla pole position, è andato subito in fuga arrivando al traguardo con oltre 10″ di vantaggio sugli altri. Un dominio autentico per il sette volte campione del mondo.
Nel prossimo appuntamento MotoGP ad Austin è possibile che il suo strapotere si ripeta. Infatti, negli Stati Uniti in questi anni ha vinto sempre lui. Nessuno è mai riuscito a contrastarlo, pertanto pronosticare un altro suo successo è normale. Ovviamente la concorrenza cercherà di fare il massimo per impedirgli di vincere nuovamente.
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Tra i rivali più agguerriti c’è sicuramente Valentino Rossi, terzo nella classifica generale MotoGP e secondo nella gara di Termas de Rio Hondo. Il Dottore ha anche stretto la mano all’avversario per il suo trionfo argentino. Un episodio che Marquez è tornato a commentare così: «Qualunque cosa avvenga con Valentino – spiega all’agenzia EFE – ha molto risalto nei media, perché lui è il pilota più mediatico della griglia. L’anno scorso avevo sbagliato ed ero andato a scusarmi. La storia quest’anno è cambiata, il tempo sistema le cose. Logicamente essere amico dei tuoi rivali, che sia Rossi o un altro, è molto difficile o quasi impossibile. In pista c’è rivalità, ma è importante avere rispetto fuori».
Nonostante le accuse ricevute nel 2015 e ribadite in seguito da Rossi, il pilota spagnolo ha detto sempre di non avere problemi con lui. Lo rispetta e lo ritiene tuttora un avversario molto forte. Tuttavia, nell’ottica di una lotta per il titolo mondiale MotoGP considera Andrea Dovizioso più temibile: «Non vorrei fare un nome, ma vedo Dovizioso un po’ più pericoloso. Soprattutto sul piano della consistenza, del livello che ha nelle prove e la costanza che ha in tutte le condizioni. Però Valentino è ancora lì, ogni anno vengono fatti nomi nuovi e poi davanti ci sono gli stessi. Anche quest’anno ci siamo io, Dovi e Rossi nei primi tre posti».
A Marquez viene anche domandato di una improbabile futura convivenza con Valentino nello stesso team: «Non penso – risponde –. Ma se correrà fino a 50 anni, non si sa mai… Comunque ciò che sta facendo a 40 anni è incredibile, soprattutto il modo di mantenere la motivazione e quello spirito. Difficile che condivideremo una squadra in futuro». Il Dottore va in scadenza di contratto con la Yamaha nel 2020, quando avrà 41 anni e probabilmente dirà basta con la MotoGP. Anche se dovesse clamorosamente decidere di proseguire, rimarrebbe impensabile vederlo nello stesso box di Marc.
Matteo Bellan