Tra i motivi dell’abbandono di Reinhardt Grindel c’è il coinvolgimento in uno scandalo
Reinhardt Grindel non è più il presidente della Deutscher Fußball-Bund, ovvero la Federcalcio tedesca.
Alla base della decisione del 58enne di Amburgo, c’è il coinvolgimento in uno scandalo che sta tenendo banco in Germania.
L’ormai ex numero uno della DFB avrebbe infatti ricevuto 78.000 euro per l’incarico di presidente del Consiglio di sorveglianza della DFB-Medien Verwaltungs-Gesellschaft, società controllata dalla stessa Federcalcio teutonica.
La notizia delle dimissioni è stata annunciata dallo stesso Grindel in una dichiarazione personale, anche se la notizia era già nell’aria da qualche giorno.
Un vero e proprio polverone, che vivrà sicuramente di ulteriori risvolti nei prossimi giorni.
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Dimissioni Grindel: il suo successore alla guida della DFB sarà deciso solo a settembre
In questa prima fase il business dell’associazione sarà inizialmente guidato dal presidente della Lega Reinhard Rauball e dal vicepresidente della DFB Rainer Koch.
Solo a settembre sarà eletto un vero e proprio successore di Grindel. Intanto nell’ultimo decennio è la terza volta che un presidente della DFB si dimette.
Koch ha espresso grande rispetto per la decisione di Grindel: “Il nostro obiettivo ora è trovare un candidato comune tra DFB e DFL, che si concentrerà sulle preoccupazioni del calcio dilettantistico e del calcio di punta”.
A prescindere da questo episodio imbarazzante, Grindel da tempo non godeva più di buoni consensi. Infatti non era stata presa bene la frettolosa estensione del contratto con l’allenatore nazionale Joachim Loew pochi mesi prima della Coppa del Mondo 2018 in Russia.
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