Tra le tante squadre in cui ha militato, tre gli sono rimaste nel cuore: il Torino, con cui ha vinto uno scudetto, Fiorentina e Roma. Dei viola è stato anche allenatore nella stagione 89′-90′. Francesco Graziani, campione del Mondo con l’Italia a Spagna 82′, in ESCLUSIVA a SportNews.eu, parla della crisi in casa giallorossa, del futuro del tecnico gigliato Stefano Pioli e delle ambizioni granata.
Domani Roma-Fiorentina. Da doppio ex, quali sono le sue sensazioni?
“Se il buongiorno si vede dal mattino, per la Roma la vedo dura. La squadra non corre, cammina. E nel calcio se non corri non vai lontano”.
A proposito di Roma, è crisi profonda. Il cambio di allenatore e l’addio del ds Monchi non hanno migliorato la situazione. Qualcuno sostiene che la società sia poco presente, in particolare il presidente Pallotta…
“La società secondo me non è colpevole. Credo che l’obiettivo di inizio stagione fosse la qualificazione in Champions League. La verità è che sono stati fatti acquisti non funzionali a questa squadra, peraltro spendendo tantissimi soldi: Schick, Pastore, Marcano, Nzonzi, Marcano, Karsdorp, ma che giocatori sono? Tutta gente che non ha portano niente di più, anzi. In Italia ce ne sono di più bravi.Salvo solo Zaniolo, ma è stato un colpo di fortuna nell’affare Nainggolan, non una scelta diretta “.
Sta dicendo che la colpa è di Monchi?
“Monchi è il responsabile principale di questa disfatta“.
James Pallotta ha chiesto ai giocatori di tirare fuori gli attributi. Non crede che il Presidente debba essere più presente?
“Io so che Pallotta tutti i giorni viene informato di quanto accade e si relaziona con i dirigenti. Se la squadra cammina non è colpa del Presidente, infatti qualche preparatore è stato mandato via”.
Si prevede una rivoluzione societaria che prevede Francesco Totti direttore tecnico. Condivide?
“Assolutamente sì, sarebbe la soluzione più logica. Lui è stato un grande giocatore, sa di calcio ed è in grado di capire i giocatori bravi da acquistare”.
>> Se vuoi rimanere aggiornato sulle news di sport > > CLICCA QUI
Giusto l’esonero di Di Francesco per prendere Ranieri?
“No, io non avrei cambiato allenatore. Certo bisognava monitorare il discorso atletico molto prima. Rispetto a Ranieri, tutti pensavano che potesse essere il giusto traghettatore, ma ha deluso, la situazione è peggiorata. Se non arrivano i risultati potrebbe anche andarsene e io richiamerei Di Francesco“.
Per il futuro della panchina si fanno diversi nomi: Conte, Sarri, Gasperini e Giampaolo. Chi ingaggerebbe tra questi?
“Gasperini e Giampaolo sono due profili giusti per la Roma. Io ripartirei dall’attuale tecnico della Sampdoria”.
Alla fine la Roma riuscirà a qualificarsi per la Champions League?
“Un minimo di speranza ancora c’è, ma se non si sveglia non va nemmeno in Europa League”.
Capitolo Fiorentina, Pioli andrà via a fine stagione come si dice da tempo?
“Sì”.
Si parla proprio di Di Francesco come suo successore…
“A Firenze è molto gettonato e ho l’impressione che sarà lui il prossimo allenatore viola”.
Dove può arrivare il Torino?
“L’Europa League è l’obiettivo prefissato ad inizio anno, se dovesse centrarlo sarebbe una stagione estremamente positiva”.
Leggi anche – Andreazzoli: “Crisi Roma? Non è colpa degli allenatori. Totti ha individuato il problema”.